Ad Alessandria, nel nord Italia, nella regione Piemonte, è nato Umberto Eco. Era il 5 gennaio 1932. Se non fosse morto di cancro il 19 febbraio 2016, oggi avrebbe novant’anni. Da bambino riceve una formazione salesiana e ottiene il dottorato in filosofia e lettere all’Università di Torino, è redattore culturale per la RAIprofessore universitario, conosce gli artisti del Gruppo 63 e si dedica da anni allo studio di una disciplina emergente: la semiotica.
La sua carriera di insegnante è stata enorme e forse la pazienza pedagogica per sviluppare idee è la chiave per comprendere la sua produzione letteraria. Ha pubblicato sette romanzi – molti dei quali bestseller – e una serie di saggi di semiotica, linguistica, estetica e moralità. L’americano Carlino romanoPulitzer per Critica, ha detto Eco, ha messo “la coscienza critica al centro della cultura umanista italiana unendo piccoli mondi come nessuno prima di lui”.
Il nome della rosa
Il primo romanzo di Umberto Ecopubblicato nel 1980, è un classico. Il nome della rosa, 534 pagine, è ambientato in un’abbazia del nord Italia del XIV secolo. Fray Guillermo de Baskerville e il suo allievo Adso de Melk saranno responsabili delle indagini su una serie di crimini. Dopo il successo, pubblica il Apostille nel nome della rosa nel 1985 e ha accettato di farne un film nel 1986, diretto da Jean Jacques Annaud e caratterizzato Sean Connery.
lavoro aperto
Pubblicato in Italia nel 1962, questo libro è un’opera che si potrebbe definire sperimentale. È una prova, la terza, dopo Il problema estetico in Tommaso d’Aquinodal 1956, e Arte e bellezza nell’estetica medievaledal 1959, quando Eco propone al lettore di riscrivere il testo e farne un autore, che genera un rapporto speciale tra il lettore-autore e colui che Roland Barthes chiamato la morte dell’autore.
Apocalittico e integrato
Apocalittico e integrato È uno dei testi più influenti di Umberto Eco. Fu pubblicato nel 1964 dando luogo a un dibattito intellettuale che ancora oggi prende piede. Cerca di riflettere sul posto del mito nella cultura di massa e visualizza due tendenze filosofiche: quella apocalittica, dove colloca la Scuola di Francoforte, e quella integrata, che prende come riferimento Marshall McLuhan. I primi vedono l’imponenza come la distruzione della diversità; il secondo, la democratizzazione.
Il pendolo di Foucault
Questa critica aspra e allo stesso tempo satirica dell’esoterismo è stata pubblicata nel 1988 sotto forma di romanzo, sotto forma di finzione. Buono come Il nome della rosa si divide in giorni e i giorni in ore monastiche, Il pendolo di Foucault È diviso in centoventi capitoli raggruppati in dieci sefirot della Cabala ebraica. Inoltre, ogni capitolo ha come titolo l’inizio di un testo estratto da opere di negromanzia e occultismo.
Trattato di semiotica generale
Il suo lavoro più accademico, forse. La prima edizione di Trattato di semiotica generale Questo è del 1975. A quel tempo, la semiotica era una nuova disciplina che offriva grandi e interessanti innovazioni negli studi sociali. Eco, in questo libro, cerca di definire la scienza semiotica, la sua terminologia, il suo contenuto e il fatto dal concetto generale di linguista Ferdinando di Saussure. Era un progetto enorme e ambizioso; lo è ancora oggi.
Cimitero di Praga
Un altro bestseller di Umberto Eco, Cimitero di Praga, ha colpito le librerie nel 2010, insieme allo scandalo WikiLeaks: la fuga di documenti relativi alla guerra in Afghanistan, alla guerra in Iraq e a quello che divenne noto come Cablegate. Il romanzo condivide parallelismi con detta fuga di notizie, che lo stesso autore ha riconosciuto. Cimitero di Praga ha suscitato forti critiche da parte dei media vicini al Vaticano e alla comunità ebraica italiana.
numero zero
Colonna, cinquantenne fallito, viene assunto come direttore del giornale. Domani. Il proprietario è il comandante Vimercarte, il cui unico scopo è pubblicare “numeri zero” che non verranno pubblicati ma che serviranno a ricattare e intimidire dirigenti e uomini d’affari. Colonna si innamorerà di un giornalista e sarà sorpreso quando un collega che stava indagando sulla morte di Benito Mussolini essere ucciso. Il romanzo è del 2015.
contro il fascismo
Due anni dopo la sua morte, nel 2018, ha pubblicato Lumen contro il fascismo, un libro in cui Eco affronta quattordici chiavi per riconoscere il fascismo, costruendo così un manifesto urgente. È un convegno rivolto agli studenti di un’università americana nel 1995. Il suo obiettivo: imparare a “pensare prima di pensare”. “Un genio inesauribile e vorace, che costruisce e decostruisce costantemente, con intelligenza e umorismo abbaglianti quando necessario”, scrive. mercedes monmany in ABC.
Come viaggiare con un salmone
Questo libro postumo è un manuale sui generis: come sopravvivere alla burocrazia, evitare il cellulare, apparire in televisione senza essere nessuno, non parlare di calcio, mangiare un gelato o evitare di cadere in complotti sono alcune delle situazioni della nostra quotidianità. « Genio, figura, torrenti di umorismo, ironia, saggezza, dito negli occhi, perle, pillole succose per il lettore. Eco pieno”, ha scritto. Francesco Garcia Perez in Nuova Spagna.
CONTINUA A LEGGERE
“Guru del cibo. Tipico evangelista dell’alcol. Esperto di musica. Aspirante sostenitore di Internet.”