Il CdE ha ritenuto legittimo il nuovo masterplan PPA

Il Consiglio di Stato ha approvato a maggioranza la bozza di decreto presidenziale per il nuovo piano regolatore dell’Organizzazione portuale del Pireo (PPA) per il porto del Pireo, a condizione che venga preparato uno studio completo del traffico dell’area.

In particolare, è stata sottoposta al Consiglio d’Europa per l’elaborazione legislativa una bozza di Decreto del Presidente della Repubblica per l’“Approvazione di un Programma di Sviluppo e di uno Studio di Gestione (Master Plan) del Porto del Pireo”.

Da un lato, il piano del PD mira ad approvare il programma di sviluppo e lo studio di gestione (master plan) del porto del Pireo:

– Dal punto di vista dell’organizzazione del territorio (Capitolo A), determinando i limiti massimi ammissibili della zona portuale, gli usi del suolo e le condizioni costruttive e i vincoli nella zona terrestre del porto, i sedimenti ammissibili e le caratteristiche generali dei progetti previsti , nonché l’organizzazione del traffico del porto e dall’altro

– Da un punto di vista ecologico (Capitolo B) definendo termini, politiche e misure a tutela dell’ambiente e del sistema di monitoraggio ambientale, e definendo termini per tutelare e promuovere il patrimonio culturale”.

Il 5° Dipartimento del Consiglio d’Europa (presidente, vicepresidente Margarita Gortzolidou e relatore Christos Papanikolaou) ha emesso il parere n. 154/2022 di 118 pagine sul progetto di PD.

Il Parere dettaglia l’impatto che l’attuazione del nuovo Master Plan avrà a causa dell’ulteriore congestione del traffico nell’area.

In particolare, i Consigli di Stato rilevano che l’articolo 9 del progetto di PD prevede, tra l’altro, “la predisposizione di studi di traffico o l’aggiornamento di quelli esistenti (comma 5), ​​la predisposizione dei necessari studi di supporto, quali traffico, ingegneria, rilascio e limitazione di rumore, inquinanti gassosi, gestione e trattamento dei liquidi, ecc. e la predisposizione di uno studio ambientale che tenga conto dei singoli progetti ed in particolare del collegamento tra siti archeologici e monumenti”.

A seguito di ciò, il Parere sulla questione della congestione afferma:

La sezione 9(A)(5) del piano in corso prevede: “A causa dei nuovi usi che si prevede attireranno un gran numero di visitatori (es. centro congressi, hotel), è necessario predisporre un nuovo studio del traffico o il per l’area immediata di ciascun progetto e sulla base di essa la pianificazione del progetto di trasporto richiesto di collegamento alla rete stradale dell’area”.

Quindi i consiglieri di Stato dichiarano:

“Questo studio sarà uniforme per tutti i progetti di pianificazione, utilizzerà le informazioni ambientali esistenti, da dove e da dove provengono, e terrà conto in particolare dei risultati e delle valutazioni dello studio di cui sopra e degli studi sui trasporti del Comune del Pireo nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e del Ministero della Cultura per il porto centrale del Pireo.

Lo studio esaminerà e valuterà i cambiamenti che si verificheranno nella viabilità e nel funzionamento generale della città, sia a livello di area di studio immediata (normativa della circolazione e modifiche dell’area circostante il porto) sia a livello di studio più ampio zona a livello cittadino.

E l’attuazione dei progetti già approvati e non approvati del piano non inizierà prima della preparazione, completamento e approvazione del suddetto studio sul traffico relativo all’approvazione ambientale dei progetti. Nel caso in cui sia necessaria una modifica della bozza dopo l’approvazione dello studio di cui sopra, la modifica del DPR dovrebbe essere apportata prima che i progetti vengano attuati” e il Consiglio d’Europa conclude:

“Pertanto, il decreto può essere pubblicato, ma deve essere opportunamente riformulato, sulla base di tale osservazione, è in corso di elaborazione la condizione ambientale di cui all’articolo 9, lettera A), comma 5, del piano”.

Il Consiglio d’Europa, inoltre, ha ritenuto illegittima una previsione dell’articolo 5 del Piano PD, chiedendo una specializzazione per il contenuto dell’articolo 2 del Piano, pur ritenendo che la Valutazione Ambientale Strategica verificata avesse effettuato una nuova valutazione uno superiore Livello dei singoli progetti e progettazione complessiva compatibile con i requisiti fisici e procedurali del diritto comunitario.

Infine, un membro del tribunale, l’Assessore di Stato Maria Sotiropoulou, ha votato contro la questione del carico di traffico che l’area riceverà a seguito dell’attuazione del piano regolatore, concludendo che “poiché la valutazione di impatto ambientale completa e coerente di il design è carente, sarà il progetto di elaborazione PD non legalmente proposto”.

FONTE: APE-ME

Giacinta Lettiere

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