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Un inverno come nessun altro
Il grande momento, D-Day, H-hour è finalmente arrivato! Dopo sette mesi di preparazione, i migliori biathleti del mondo potranno finalmente gareggiare in questa prima tappa, in programma da martedì a domenica in Finlandia.
Troveremo le due grandi nazioni della disciplina, Norvegia e Francia, che da diversi anni dominano largamente il circo maschile.
D’altra parte, e ce ne rammarichiamo profondamente, gli mancheranno le squadre di Russia e Bielorussia, cioè dieci biathleti di prima classe, tutti capaci di essere tra i primi 30 o addirittura vincere per alcuni.
Sul piano sportivo la disciplina non vincerà, proprio come sui media, perché l’interesse per l’Oriente sta diminuendo.
Ma come ha detto Emmanuel Macron la scorsa settimana: “Non mischiare sport e politica”. Scusa per quella citazione, già usata ma la corda era troppo grande…
Torniamo alle forze presenti con la Norvegia di Johannes Boe e la Francia di Quentin Fillon Maillet, pronte a ingaggiare nuovi duelli, pronte a combattere in giro per il mondo con i loro due leader preferiti.
Ma non solo i sogni di cristallo numero 1, Sturla Holm Laegreid, Vetle Sjastad Christiansen ed Emilien Jacquelin hanno lo stesso obiettivo dello svedese Sebastian Samuelsson.
A priori non vediamo chi potrebbe infastidire queste sei major per tutta la stagione, che richiederà il massimo dei risultati positivi e soprattutto la massima regolarità.
Ovviamente troveremo gli altri partecipanti in ogni gara e alcuni non esiteranno a scuotere la gerarchia alla minima occasione. Pensiamo ad esempio a Fabien Claude, Tarjei Boe, Antonin Guigonnat, Tero Seppala, Martin Ponsiluoma e Johannes Dale.
Speriamo anche, e questo è importante, di vedere una squadra tedesca in grado di alzare il proprio livello, di non lasciare tutto alle due grandi nazioni, e di godere anche di qualche successo rappresentato dalla nuova generazione di Filip Andersen, Eric Perrot o Emilien, furono raggiunti da Claudio.
Nel biathlon ci piace anche vedere ogni tanto un duello tra un ceco e un austriaco, una rissa tra uno svizzero e un italiano o una rissa tra un americano e un ucraino, una squadra che indubbiamente fa molta fatica a prepararsi adeguatamente .
Per vivere bene uno sport ha sempre bisogno di competizione e il biathlon, come gli altri, ha bisogno di podi di tutti i colori. Allora aspetto domani…
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La lista di partenza QUI
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