La maggior parte dei mercati azionari europei è scesa, con un sentimento teso che persiste su entrambe le sponde dell’Atlantico in assenza di notizie positive. In ogni caso, le perdite sono rimaste a un livello moderato.
L’indice paneuropeo Stoxx 600 è sceso dello 0,42% a 464 punti, ma è stato in grado di limitare le maggiori perdite iniziali.
La maggior parte della pressione è arrivata dai titoli tecnologici, ma anche dal settore energetico, data la tendenza al ribasso dei prezzi del petrolio. L’unico vincitore è stato il settore azionario del settore dei viaggi, poiché i risultati delle società del settore si sono rafforzati, lasciando anche segnali positivi di un’ulteriore crescita nel periodo estivo critico.
Nei mercati più importanti della regione, il DAX tedesco è salito dello 0,02% a 15.955 punti, invertendo così il prezzo di chiusura negativo di ieri. Ma il CAC 40 francese è sceso dello 0,59% a 7.397 punti e anche il FTSE 100 è sceso dello 0,18% a 7.764 punti dopo il giorno festivo di ieri.
Anche la regione si è ‘vestita’ di rosso: il FTSE MIB di Milano si è formato a 27.383 punti, in calo dello 0,16% e lo spagnolo IBEX 35 è sceso dello 0,31% a 9.183 punti.
Lotta contro l’inflazione negli Stati Uniti
Gli investitori di tutto il mondo attendono con impazienza il segnale dell’Indice di inflazione degli Stati Uniti per vedere se crescono le speranze di una pausa nel ciclo al rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed. L’indice dei prezzi al consumo viene pubblicato mercoledì e il giorno dopo, giovedì, l’indice dei prezzi alla produzione.
Si prevede inoltre che la Banca d’Inghilterra “completerà” il nuovo ciclo di aumenti dei tassi della banca centrale per maggio, effettuando anche un modesto aumento di 25 punti base dei tassi di interesse del Regno Unito giovedì. Gli investitori sperano che questo rialzo sia l’ultimo della BoE, aprendo la strada alla fine delle politiche aggressive delle banche centrali globali.
Tuttavia, la BCE lo ha chiarito per bocca di molti dei suoi funzionari, tra cui Christine Lagardeche continuerà ad andare per la sua strada, insistendo sull’aumento dei tassi di interesse fino a quando l’inflazione non sarà contenuta. Una circostanza che continuerà a esercitare pressioni sull’economia e quindi sui mercati.
Questo è probabilmente ciò che JPMorgan aveva in mente quando ha deciso di abbassare la sua raccomandazione per le azioni europee, sostenendo che dopo i notevoli guadagni fino al 30% rispetto alle azioni statunitensi, era giunto il momento per gli investitori di “tagliare” i loro guadagni per sostenere”.
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