A Belgrado si è svolta per la 21esima volta la protesta “Serbia contro la violenza”. La protesta è iniziata poco dopo le 18 davanti al Parlamento serbo e intorno alle 20 il convoglio ha raggiunto la sede della Radio e televisione serba (RTS), dove sono state lette quattro nuove richieste per la RTS.
Per la prima volta si sono rivolti alla folla i politici i cui partiti sono tra gli organizzatori tecnici della protesta: i deputati dell’opposizione al parlamento serbo, Srđan Milivojević del Partito democratico e Aleksandar Jovanović Ćuta della Rivolta ecologica.
Milivojević ha portato sul palco il giogo che aveva gettato e ha invitato direttamente Aleksandar Vučić a non fare orecchie da mercante e a tenere le elezioni prima del 31 dicembre, mentre Jovanović ha annunciato la tournée dell’opposizione in Serbia e poco dopo ha detto a N1 che non l’avrebbe fatto. Non so se andrei a fare una passeggiata a Belgrado la prossima settimana.
Prima di loro sono intervenuti Sofija Mandić del CEPRIS e lo studente dell’FPN Pavle Cicvarić, ed entrambi hanno invitato i cittadini ad avere fiducia nell’opposizione e che la cosa più importante è avere un governo che possa essere sostituito.
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