Serie A. Il governo italiano decide di togliere le agevolazioni fiscali per i giocatori stranieri

Il governo italiano ha deciso giovedì di non mantenere nel 2024 una misura che in precedenza consentiva ai calciatori stranieri in Italia di beneficiare di significativi vantaggi fiscali.

“Abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia dell’abrogazione” questa misura che “punito l’intero movimento calcistico nazionale”ha dato il benvenuto venerdì a Umberto Calcagno, Presidente dell’Associazione Calciatori Italiani (AIC).

“Dal primo gennaio i calciatori italiani e stranieri si ritroveranno finalmente nella stessa situazione e ringrazio il governo”. ha aggiunto.

La Serie A esprime “sorpresa e preoccupazione”

Secondo l’Agenzia di Stampa Italiana, il ministro dello Sport Andrea Abodi era favorevole all’estensione di questo vantaggio fiscale per i calciatori, ma diversi altri membri del governo erano contrari, tra cui il vice primo ministro e capo della lega Matteo Salvini AGI.

“Sono immorali gli sconti per i calciatori stranieri che guadagnano milioni che ora i club investono sui giovani italiani”Ha reagito sul canale ufficiale della Lega Lucca Toccalini, deputato di questo partito.

La Serie A, il primo campionato italiano, si è espressa dal canto suo “la sua sorpresa e la sua preoccupazione” per una decisione che avrà “Un risultato diametralmente opposto a quello auspicato: meno competitività delle squadre, con conseguenti minori redditi e minori risorse per i giovani”. […] e meno entrate per il fisco”.Lo dice l’agenzia Ansa.

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Questi giocatori beneficiavano dello stesso regime fiscale introdotto per i laureati italiani residenti all’estero per incentivarli al rientro nella penisola, dove potevano dichiarare come base imponibile solo il 50% del proprio reddito nei cinque anni successivi al rientro.

Casimiro Napolitani

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