Panos Seitanidis presenta l’impatto dei continui problemi della Scuderia Ferrari.
Per 13,5 anni ogni tifoso sentiva nel profondo della sua pelle ciò che la frustrazione avrebbe espresso. Dal 2008 e così via contrasto quasi paranoico di sentimenti Se la Filippo Massa era per rottami 30 secondi master prima Lewis Hamilton afferra il suo morso/campionato con la bocca/le mani. Quel momentaneo picco di eccitazione seguito da un improvviso crollo mentale.
E da allora l’oscurità. Insieme a attimi di luce da qualche parte nelle profondità dell’infinito tunnel da corsa in cui da allora si trova la Scuderia. Perché anche nelle sue belle stagioni lo è oscurità profonda ha finito per coprire ogni sogno e aspettativa.
Nel 2009 è stato considerato sacrificato agnello infelice sull’altare della conquista del titolo fino all’ultimo chilometro della scorsa stagione. 2010 un campionato che dovrebbe andare MaranelloFinì per suicidarsi (e lei Renault da Vitaly Petrov) in Gara Red Bull. 2012 il suo “toro” Sebastian Vettel Si è rivelato un carro armato e nonostante le sconfitte nella ‘finale’ del Brasile, ha continuato a strappare ancora una volta il titolo alla Ferrari Fernando Alonso.
Benché grande di nome ma anche di grazia, il Cavaliere delle Asturie non riuscì a portare al trono la squadra italiana. È stata colpa sua, è colpa sua Stefano DomenicaliLa colpa era della loro cultura degli spaghetti, non lo sapremo mai.
Nel 2013 Vettel era sfuggente, nel 2014 la F14T non aveva nemmeno la forza di intravedere il successononostante lo scioccante duo AlonsoKimi Raikkonen. Ricordi davvero che questi due piloti, uno dei più importanti del nostro tempo, convivevano a Maranello? Come puoi ricordarlo per tutta la stagione con solo 2 podi?
Il cambio di schieramento, con Vettel in testa nuova era della “leadership tedesca”. iniziata nel 2015, ha restituito aspettative, risvegliato la speranza nel cuore di ogni tifoso, ma alla fine ogni speranza si è rivelata vana.
Per quanto il monumentale”Mi senti, mi senti, dai Forza Ferrari“Che il quattro volte campione ha urlato dopo la vittoria della Malesia 2015 alzò i capelli nelle mani di qualsiasi italiano, non importa quanto la Scuderia 2017 e 2018 fosse davvero in piedi, il predominio ibrido di Mercedes era tale che anche inseguire Silver Arrows dovrebbe essere considerato un traguardo.
Tuttavia La Ferrari non è una squadra facile. Per gli italiani lui è una patriaè religioneè famiglia. è condannato alla vittoria. E poiché non può sempre vincere, lo è destinato a rimanere intrappolato in questa infinita, insopportabile, insopportabile per molti, famosa pressione di Maranello.
Sono andati avanti stagione da incubo – Nel 2020 la Ferrari ha trovato il sesto posto (!) per pagare il “compromesso” con quello FIA sul suo motore ibrido a tecnologia sfocata. Qualsiasi tifoso che ha sopportato la sofferenza di quest’anno può sopportare qualsiasi cosa, giusto?
Non dirò. Perché poi il suo cuore era il suo alleato rassegnazione. Non c’era prospettiva, non c’era obiettivo. Dall’anno scorso, tuttavia, questo ha gradualmente iniziato a cambiare. La Ferrari ha iniziato a rafforzarsi Leclercpole man inaspettato a Monaco e Baku, rannicchiato nel costume del supereroe in ogni occasione. IL Carlo Santo ha convinto al suo fianco. Non così veloce, ma altrettanto efficace alla fine. E prima ancora, i Tifosi hanno avuto il famigerato cambio di schieramento nei regolamenti. La grande occasione.
I rossi sembravano prenderla per i capelli. Hanno, questo non cambia. potenza silenziosa in inverno, Boss di inizio stagione con due vittorie e altrettante pole nei primi tre Gran Premi. Con velocità impressionante, con un armonioso lavoro di squadra, le giuste strategie, un inconfondibile pit stop, ma anche proverbiale affidabilità. In un momento in cui la Mercedes non era da nessuna parte e la Red Bull sembrava veloce come la F1-75 ma vulnerabile.
Tutto questo ha portato Ferrari e Leclerc molto avanti ed è qui che il danno è stato fatto alla Tifosi. La squadra italiana aveva 49 punti di vantaggio sulla Red Bull, con il monegasco 46 davanti a loro Max Ferstappen. là convinto che quest’anno potrebbe essere di nuovo il suo anno. Quattordici anni dopo.
Hanno abbattuto le difese che li fortificavano nella sofferenza degli anni passati, hanno riempito il loro essere di speranza. Spero che possa trasformarsi in un verme se tutto va storto. E dalla vittoria di Leclerc in Australia, tutto è andato storto. L’errore di Imola, lo svantaggio di Miami, la tragica strategia di Monaco, i problemi di credibilità che gli hanno “rubato” una vittoria sicura a Barcellona e una possibile vittoria a Baku.
Colpi multipli, problematiche sfaccettate che colpiscono il corpo con progressione geometrica. Ogni ostacolo non è una pietra nel muro che può separare la Ferrari dai titoli, è anche una pietra in crescita. Fino a diventare una pietra.
+46 è diventato -34 per i piloti. +49 è diventato -80 (!) per i produttori. La Scuderia ora è sul muro. Con la psicologia del tartaro e la pressione rossa, cose che non sono mai un buon consiglio. Soprattutto quando l’avversario sembra muoversi sui binari.
E quando tutto questo è difficile per i membri del team, i piloti, la dirigenza, i tecnici, per tifoso è insopportabile. Perché per Tifoso la Ferrari è tutto e dopo aver lanciato la sua difesa, Che la speranza invada ogni sua cellulala disgrazia in corso e Gli errori ripetuti sono coltelli.
Una pausa dura per Leclerc mentre le sue speranze di Baku vanno in fumo 😖#GP dell’Azerbaigian # F1 pic.twitter.com/LEYq3hVA8f
– Formula 1 (@ F1) 12 giugno 2022
Con il coltello che va di nuovo in profondità nelle vecchie ferite che sembravano guarire ma non lo sono. E a 14 anni dall’ultimo titolo Scuderia il coltello raggiunge l’osso.
Foto: Scuderia Ferrari
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