Il 40,3% degli e-tailer spagnoli afferma che, nonostante l’impatto del conflitto ucraino su aspetti come l’inflazione o la catena di approvvigionamento, la loro situazione rimane simile a quella prima dell’invasione. In effetti, gli e-merchant spagnoli sembrano affrontare meglio la situazione attuale rispetto ai loro vicini tedeschi (39,8%), britannici (39,4%), italiani (38%) e francesi (31,7%). Questi risultati fanno parte delle conclusioni di un recente sondaggio condotto dalla piattaforma Packlink Pro tra più di 2.000 negozi online europei.
Impatto sui prezzi e sulla filiera
In tutti i casi Francia e Spagna sono i paesi in cui le aziende hanno risentito maggiormente dell’aumento dei prezzicon una percentuale del 42,7% in Francia e del 40,9% in Spagna, davanti a Germania (38,4%), Italia (36%) e Regno Unito (28,6%).
Un altro fattore che ha influenzato il conflitto armato è stato il Catena di fornitura. Secondo gli ultimi dati del sondaggio condotto da Packlink Pro, Il 37,2% delle aziende spagnole afferma di aver subito un impatto in termini di materiali e stockuna cifra inferiore a quella della Germania (37,8%) e superiore a quella del Regno Unito (32,4%), dell’Italia (28,4%) e della Francia (22%).
Sulla stessa linea, il 30,9% delle aziende spagnole assicura che queste tensioni logistiche non hanno avuto alcun impatto sull’attività della societàessendo uno dei paesi meno colpiti dalla situazione, dietro Germania (32%), Italia (35,4%), Francia (41,3%) e Regno Unito (41,9%).
Più di un quinto degli e-commerce spagnoli è dedicato alla moda
Nonostante l’invasione, Il 54,2% delle aziende spagnole mantiene un picco stabile delle vendite, senza essere in nessun momento del massimo boom. Lo stesso sta accadendo nel resto dei paesi, raggiungendo vendite stabili ancora più elevate nel Regno Unito (61,4%), in Italia (60,3%), in Germania (57,8%) e in Francia (56,9%). Nello stesso senso, rispetto al momento dei saldi o del Black Friday, il Il Natale continua ad essere un periodo di vendite di successo nell’e-commerce, raggiungendo 24,4% delle vendite in Spagna, sopra Italia (23%) e Regno Unito (19,1%) e sotto Germania (29,3%) e Francia (29%).
Infine, per quanto riguarda le categorie, aziende dedicate a moda e spettacolo, Sono la maggioranza nel settore. In Spagna, a Il 22,2% dell’eCommerce è dedicato alla moda, ben al di sopra del Regno Unito (19,1%), Italia (18,7%), Francia (17%) e Germania (11,2%). Succede la stessa cosa in termini di intrattenimento, nel nostro Paese il 19,9% dei negozi online vi si dedicano, appena sotto il Regno Unito (21,2%), e davanti a Italia (17,4%), Francia (14,7%) e Germania (12,6%).
“Questi numeri non solo dimostrano i grandi sforzi che le piccole e medie imprese stanno facendo per andare avanti ogni giorno nonostante la situazione. Questi dati riflettono versatilità e adattabilità nell’era dell’e-commerce. Sapersi adattare alle circostanze è un valore aggiunto dell’e-commerce. È anche una capacità tra le più apprezzate dai consumatori, essendo flessibile e in grado di soddisfare la domanda del settore”, afferma Noelia Lázaro, Direttore Marketing di Packlink.
Immagine: Depositphotos
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