A proposito dei serbi della penisola appenninica

Al forum dell’Associazione degli scrittori serbi di France 7 a Belgrado, questa sera dalle 19:00, sarà presentato lo studio della dott.ssa Mila Mihajlović “La storia dei serbi della penisola appenninica”, recentemente pubblicato dall’Archivio della Vojvodina ( Novi Sad) e la casa editrice romana “Oltre il mare”.

Questo libro ripercorre dettagliatamente le rotte migratorie dei serbi verso ovest e individua in dettaglio le tracce culturali della presenza serba sulla penisola appenninica. Come stabilito dalla dottoressa Mila Mihajlović, i serbi hanno abitato alcune regioni italiane in una dozzina di grandi ondate, dal IX secolo ad oggi. Il più antico resoconto scritto della migrazione serba nell’Italia centrale risale al 1290, quando furono approvate leggi speciali per determinare l’importo delle tasse che i serbi appena arrivati ​​dovevano pagare.

Oltre alle notevoli ricchezze materiali, che rafforzarono molti commerci nel loro Paese (compreso lo scoppio della prima rivolta serba), i serbi lasciarono in Italia anche molte tracce della loro presenza spirituale. Costruirono chiese, monasteri, scuole, collegi, cimiteri, palazzi, edifici commerciali, ecc. Alcuni serbi ricchi e importanti fecero doni di valore leggendario ai santuari italiani, tra cui la Basilica di San Pietro a Roma, la Chiesa di San Nicola a Bari e altri.

Della portata di questo studio e del suo contributo per una migliore comprensione delle relazioni serbo-italiane nel passato e oggi saranno discussi dallo storico dott. Momčilo Pavlović, dallo storico letterario dott. Milivoje Pavlović, dallo scrittore Vidak Maslovarić e dall’autrice stessa dott.ssa Mila. Mihajlović, che vive e lavora a Roma da più di tre decenni.

Arduino Genovese

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