AMBASCIATORE D’ITALIA IN ZG SCUSA! Lettera di protesta di “Solidarietà al popolo croato”

Ristic ha inviato ieri una lettera di protesta ai diplomatici italiani in Croazia sul suo post su Twitter, che includeva una foto di Sako che depone fiori al memoriale delle vittime di Jasenovac, che diceva: “Solidarietà al popolo croato”.

Risti ha protestato in questa occasione, sottolineando di attendere una risposta dall’ambasciata, che secondo lui significherebbe “la rimozione di questo annuncio e le scuse pubbliche ai sopravvissuti al genocidio di serbi, ebrei e rom nello Stato indipendente di Croazia e loro discendenti.” “

– Colgo l’occasione per ricordarvi che membri del popolo croato sono diventati vittime dell’apparato repressivo statale, militare e di polizia dell’NDH solo nella misura in cui le autorità dello stesso NDH li hanno percepiti come loro oppositori – ha spiegato Ristic.

Sottolinea che i membri del popolo serbo, ebraico e rom nell’NDH sono stati chiaramente identificati come coloro che dovrebbero essere completamente sterminati fisicamente, in modo identico e religioso.

– Pertanto, non è chiaro a quale parte del popolo croato si riferiscano le sue dichiarazioni di solidarietà nel contesto della cultura del ricordo delle vittime di Jesenovac – Stati Rist.

Ha inoltre sottolineato che il contenuto dell’annuncio dell’ambasciatore italiano a Zagabria ha suscitato grande preoccupazione tra i cittadini serbi, soprattutto tra i sopravvissuti, ovvero i discendenti delle vittime del genocidio di centinaia di migliaia di serbi, ma anche decine di migliaia di ebrei e rom nell’NHD.

Ristic sottolinea che il sistema dei campi di concentramento e di sterminio dello Stato Indipendente di Croazia a Jasenovac, il cui sito è stato visitato da un diplomatico italiano nell’ambito di una commemorazione di serbi innocenti, ebrei, rom e altre vittime, è noto per essere stato il più mostruoso luogo di esecuzione in Europa durante la seconda guerra mondiale.

– Pertanto, oltre a insultare i rari sopravvissuti al luogo dell’esecuzione di Jasenovac e centinaia di migliaia di loro discendenti in tutta l’ex Jugoslavia, il contenuto della pubblicazione costituisce anche una distorsione grossolana e pubblica del genocidio serbo, dell’Olocausto e di Samudarpi. Ristic ha spiegato in una dichiarazione rilasciata ai media.

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Arduino Genovesi

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