Ci sono mille nomi nell’elenco dei dipendenti del Niš Clinical Center che hanno avuto accesso non autorizzato alle cartelle cliniche della partecipante al reality MIljana Kulić, affermano i medici di questa struttura sanitaria. Trasmettono inoltre l’ordine del direttore Zoran Perišić di tenere colloqui con loro e agire contro l’accesso non autorizzato, poiché i dati sullo stato di salute dei pazienti sono riservati e come tali dovrebbero essere protetti e accessibili solo ai medici coinvolti nel trattamento.
Nella sezione “Intrattenimento” di numerosi tabloid, da giorni si parla della salute della cittadina Miljana Kulić. E i dati al riguardo sono archiviati nel sistema Helijant.
Questo sistema, utilizzato anche in KC Niš, è progettato per fornire protezione, garantire la riservatezza dei dati e la privacy del paziente. Ecco perché gli unici che possono accedervi sono gli operatori sanitari.
medici e infermieri. Più di 1.000 di loro erano interessati allo stato di salute di un paziente. Purtroppo, dice Dušan Aleksić della Facoltà di Filosofia di Niš, per ragioni sbagliate.
“Quando guardi i reality, ci vuole così tanto tempo, hanno una tale presenza nei media che non sono più considerati umani. Sono semplicemente merci. Forse anche inconsciamente, questo discorso viene trasferito in quelle sfere in cui non lo si sospetterebbe mai, come nel caso di KC. Non so nemmeno quante persone abbia raggiunto questa cartella clinica, che è severamente vietata”, ha affermato Dušan Aleksić della Facoltà di Filosofia di Niš.
Ciò è determinato anche dalle procedure interne del KC. SCRIVERE – E’ espressamente vietata l’ispezione della documentazione medica da parte di personale medico non coinvolto nell’attività sanitaria. Pertanto, un’indagine interna è in corso presso KC e non c’è risposta se ci saranno sanzioni.
Aleksić dice che è un lavoro per i regolatori, ma sembra che non esistano.
“Perché succedono cose del genere?” La gente sa che non sarà punita. Abbiamo avuto migliaia di casi di violazioni dell’etica in passato quando si parla di media, o di violazioni del codice medico in questo caso particolare, e non è successo niente. Probabilmente non accadrà neanche adesso”, ha aggiunto Aleksic.
Succede che ora il paziente si trovi in un’altra struttura sanitaria. Non abbiamo dati da lì, quindi non si sa quanti operatori sanitari ne leggono sui tabloid e quanti direttamente nel sistema.
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