Alla conferenza annuale dell’Istituto ellenico dei revisori interni – Istituto dei revisori interni (IIA) Grecia – tenutasi ad Atene giovedì 3 novembre, ha partecipato EY, che è stato anche il silver sponsor dell’evento.
La conferenza, intitolata “Feel the Rhythm”, si è concentrata sulle sfide che l’audit interno deve affrontare nell’ambiente odierno della trasformazione digitale, dei crescenti requisiti normativi e del passaggio alla sostenibilità.
EY era rappresentata dal Sig. Michalis Petrodaskalakis, Partner nella Divisione Servizi di Consulenza di EY Grecia e Head of Internal Audit per EY nell’Europa centrale e sudorientale e nella regione dell’Asia centrale, che si è concentrato sulle nuove sfide e opportunità presentate all’audit interno dal La digitalizzazione emergente si traduce nelle tecnologie.
Durante il suo discorso su Il potere dell’analisi e del reporting nell’audit interno, Petrodaskalakis ha fatto riferimento all’attuale sviluppo delle funzioni di base dell’audit interno e ha descritto i principali fattori che portano alla necessità di cambiamenti.
Come ha spiegato il relatore, il processo di audit di molte aziende non tiene il passo con la digitalizzazione, mentre il contesto normativo si sta inasprendo ed è necessaria una copertura aggiuntiva di rischi nuovi e più complessi, nonché segnalazioni più tempestive. Riferendosi ai risultati della Global EY Internal Audit and Internal Control Survey 2022 di EY, ha sottolineato che i fattori trainanti per il controllo interno del futuro saranno la tecnologia, il talento umano e il modello operativo.
Il relatore ha dettagliato il ruolo dell’analisi e della rendicontazione nel circuito di controllo interno e ha sottolineato la necessità di passare a un approccio proattivo basato sulle informazioni estratte dai dati ma anche su una valutazione dinamica dei rischi. Per quanto riguarda i rapporti di controllo interno digitale, Petrodaskalakis ha sottolineato l’importanza di rapporti dinamici che forniscono dati in tempo reale combinati con informazioni pertinenti in formati interattivi.
Come ha spiegato il relatore: “Stiamo passando da un piano di controllo annuale basato sullo storico, a una valutazione continua e dinamica dei rischi, dalla selezione dei campioni da controllare, a un esame automatizzato di tutti i dati, e infine a un controllo interno funzione di controllo, che lavora a stretto contatto con la tecnologia (ad es. macchine, robot) ma anche con partner esterni specializzati. Oggi, le funzioni di audit interno sono a prova di futuro, focalizzate sull’innovazione e stanno ridefinendo la loro strategia e il loro modello operativo per l’era digitale”.
In conclusione, Petrodaskalakis ha sottolineato: “Le crescenti richieste dei consigli di amministrazione e dei comitati di controllo per coprire una gamma più ampia di rischi, riferire in modo più tempestivo e affrontare le questioni più complesse che interessano le organizzazioni richiedono l’evoluzione dell’audit interno. L’integrazione di tecniche e tecnologie di analisi dei dati nell’intero spettro del lavoro di audit interno, dalla pianificazione all’esecuzione fino alla comunicazione dei risultati, consente all’audit interno di concentrarsi sulle questioni più importanti per lo sviluppo di un piano di audit dinamico e di comunicarne i risultati alla direzione e al Consiglio di amministrazione in modo comprensibile, presentabile e conciso”.
“Evangelista zombi malvagio. Esperto di pancetta. Fanatico dell’alcol. Aspirante pensatore. Imprenditore.”