Gran parte del merito va a Roberto Mancini. Nel marzo 2023, l’allora allenatore italiano vide Mateo Retegui, un attaccante del CA Tigre (Argentina), completamente sconosciuto tifosi, un’opzione data la mancanza di attaccanti. Un anno dopo, ecco il ragazzo di San Fernando (Argentina), il cui nonno era di origini siciliane, diventato una presenza fissa Squadra Azzurra. Tre giorni dopo la doppietta contro il Venezuela, Mateo Retegui (24) dovrebbe prendere parte alla seconda amichevole dell’Italia della sosta per le Nazionali, domenica prossima, 24 marzo (ore 21), contro l’Ecuador.
Quando iniziò la Nazionale non parlava italiano
Con quattro gol in cinque partite internazionali (quattro da titolare), Retegui ha probabilmente segnato punti per il Campionato Europeo, che si svolgerà in Germania dal 14 giugno al 14 luglio. Al Chase Stadium, sede abituale dell’Inter Miami di Lionel Messi, iloriundo (immigrato straniero di origine italiana tornato a vestire i colori italiani) fece parlare la polvere due volte con il piede destro. “Giocare nel campo di Messi mi ha fatto effetto”sorrise al microfono Rai Sport. Poiché ora si sentiva più a suo agio con la lingua di Dante, dovette esprimersi nel suo spagnolo nativo durante le sue prime rappresentazioni orali in Italia.
Colui che festeggerà i 25 anni a fine aprile era molto più conosciuto d’altra parte dell’Atlantico quando Mancini fu convocato nella primavera del 2023. Il centravanti, formatosi al Boca Juniors, ha inizialmente collezionato prestiti nel primo campionato argentino. Una stagione all’Estudiantes, altre due al Talleres, altre due al CA Tigre.
È proprio quest’ultima esperienza nella città di Victoria, situata alla periferia di Buenos Aires, a regalargli una certa notorietà, con 30 gol in 48 partite tra giugno 2022 e luglio 2023. Nel momento in cui il Genoa decide di presentare un’offerta da 12 milioni di euro al CA Tigre.
Avrebbe potuto essere un giocatore professionista di hockey
Prima del massimo splendore al Genoa (8 gol in 24 partite), dove ha recentemente giocato in competizione con l’ex Marsiglia Vitinha, e al NazionaleMateo Retegui è da tempo scosso da una disciplina completamente diversa. Suo padre, Carlos, condivide il soprannome Chapa (“il pazzo” in creolo argentino) è stato una delle stelle della squadra argentina di hockey su prato. Chapa ha gareggiato anche alle Olimpiadi tre volte, nel 1996, 2000 e 2004, prima di intraprendere un’importante carriera da allenatore (medaglia d’oro nel 2016) e una modesta carriera locale in politica.
Quanto basta per dare spunti alla sorella di Mateo, Micaela, medaglia d’argento in questa disciplina a Tokyo nel 2021 Capita – il figlio di Chapa – lui stesso, che ha rinunciato a quasi tutto nei suoi anni formativi al River Plate. Dopo aver indossato da adolescente la maglia della Nazionale argentina, Mateo Retegui torna finalmente al suo primo amore. Ha addirittura lasciato l’accademia del River e si è trasferito al Boca, rivale della Bombonera, dove giocherà solo otto minuti con la prima squadra.
Una buona valutazione in Europa
Per evocare lo stile di gioco del tiratore del Genoa, i tifosi della Serie A fanno spesso un paragone. “Non voglio esagerare, ma mi ricorda un po’ Gabriel Batistuta quando arrivò in Italia”.lo ha suggerito lo stesso Roberto Mancini quando lo ha nominato per la prima volta alla selezione. Batigoluno degli argentini più italiani grazie alla sua grande carriera transalpina con la Fiorentina, la Roma o l’Inter, è il secondo miglior marcatore della storia della selezione argentina dopo Lionel Messi.
Come i vecchi fasti ereditati anche dal River e dal Boca, Retegui ha un profilo completo, potente e un buon approccio sotto porta. Ciò deve ora essere confermato statisticamente in Europa. Prima di approdare in Serie A, l’RB Lipsia, e in particolare Diego Simeone, si sono informati sull’Atlético Madrid.
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L’allora ministro dell’Economia argentino Sergio Massa, vicino al management del CA Tigre, aveva confermato personalmente la ricezione di cinque offerte al momento della nomina del giocatore alla selezione italiana Radio Mitra. Oggi la Juve terrebbe d’occhio l’attaccante italo-argentino, secondo la stampa italiana. Il Genoa chiederebbe 20 milioni di euro per vedere il suo nuovo difensore pubblico.
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