Giovane migrante accusato di tratta di esseri umani in Italia, rilasciato dopo 10 mesi di carcere

Roma, 23 ottobre (EFE).- La giustizia italiana ha concesso la libertà a Maysoon Majidi, un’attivista curdo-iraniana detenuta in Italia per 10 mesi e processata per traffico di esseri umani, un’accusa che il suo avvocato ha ritenuto “assurda”. , affermando che stava confondendo migranti e rifugiati che cercano di raggiungere l’Europa con i trafficanti.

La 28enne curdo-iraniana è stata rilasciata dopo un’udienza presso il tribunale di Crotone, nel sud dell’Italia, e “è in attesa dell’udienza del 27 novembre durante la quale verrà pronunciata la sentenza” sul suo caso, ha confermato all’EFE. il suo avvocato, Giancarlo Liberati.

Recentemente, dal carcere, ha chiesto asilo in Italia.

Il caso di Majidi è stato denunciato anche da gruppi per i diritti umani. Come il suo avvocato, hanno sostenuto che la privazione della libertà in custodia preventiva e il procedimento contro di lei per tratta di esseri umani non avevano senso.

Per Sabir, associazione italiana per la difesa dei migranti, il procedimento giudiziario contro Majidi ha creato “un’ipotesi accusatoria sempre più fragile e incoerente”.

“Speriamo che le prove e le testimonianze a sua difesa dimostrino una volta per tutte che Maysoon non è una trafficante, ma una donna fuggita dal suo Paese perché perseguitata a causa del suo impegno civile per i diritti umani”, ha detto Sabir. una dichiarazione.

In fuga dall’Iran nel 2019 per il suo attivismo, Majidi è arrivato via mare sulla costa della Calabria (Italia meridionale) nel dicembre 2023.

Dopo aver raggiunto il suolo italiano, è stata arrestata dalle forze di sicurezza, che l’hanno accusata di guidare l’imbarcazione su cui era arrivata insieme ad altri migranti.

Lei ha negato le accuse fin dall’inizio e il suo avvocato dice che i due migranti che viaggiavano con lei sulla barca sono stati manipolati e sottoposti a pressioni da parte della polizia per accusarla di guidare la barca.

Secondo Liberati è frequente che i migranti che arrivano in Italia vengano direttamente accusati di tratta di esseri umani senza che vi siano prove consistenti, sulla base di una “cattiva legge” che punisce i migranti e li confonde con i trafficanti.

Secondo questo avvocato, le carceri italiane ospitano circa 1.500 migranti accusati o condannati per tratta di esseri umani. EFE

Lino Siciliani

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