I neuroni ripristinano la deambulazione nelle persone paralizzate dopo la stimolazione elettrica

Gli scienziati hanno scoperto per la prima volta neuroni specifici che consentono di invertire la paralisi e ripristinare la deambulazione.

Il successo apre la strada a trattamenti più mirati che potrebbero aiutare una vasta gamma di persone, anche quelle che hanno perso completamente la sensibilità alle gambe a causa di una grave lesione spinale (ad esempio dopo un incidente stradale o una caduta), causando il collegamento tra loro essere reciso divenne il cervello e le cellule nervose che controllano il movimento degli arti inferiori.

Grazie alla scoperta, nove pazienti con paralisi grave o completa dovuta a danno cronico del midollo spinale hanno potuto riprendere a camminare dopo essere stati trattati con stimolazione elettrica prolungata di neuroni specifici attraverso l’impianto di uno speciale dispositivo elettrico nella colonna vertebrale.

Ricercatori provenienti da Svizzera, Stati Uniti, Austria e Canada, guidati dal neuroscienziato Dr. Grégoire Courtin dell’Istituto Federale di Tecnologia (EPFL) di Losanna, che ha pubblicato la relativa pubblicazione sulla rivista “Nature”, ha identificato – con esperimenti su roditori paralizzati e con l’aiuto dell’intelligenza artificiale – alcuni gruppi di neuroni nel midollo spinale che, quando stimolati elettricamente, svolgono un ruolo importante nel riacquistare la capacità di camminare.

La sperimentazione clinica del metodo (Epidural Electrical Stimulation-EES), in uso dal 2018, ha consentito a tutti e nove i partecipanti paraplegici di migliorare o riacquistare la capacità di camminare. Il miglioramento della mobilità è continuato cinque mesi dopo il trattamento.

I ricercatori hanno sottolineato che i loro risultati ci avvicinano di più alla comprensione di come sia possibile ripristinare la mobilità delle persone paralizzate. Tuttavia, poiché altri neuroni nel cervello e nel midollo spinale possono essere coinvolti nel ripristino dell’andatura, il problema necessita di ulteriori ricerche.

In futuro, la tecnica EES potrebbe essere combinata con la terapia fisica e le terapie geniche o con cellule staminali per sostituire i neuroni danneggiati nel midollo spinale. Courten ha già fondato la startup olandese Onward per promuovere la nuova tecnologia medica.

Giacinta Lettiere

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