I primi migranti inviati in Albania sono stati rimpatriati in Italia

I primi 12 migranti inviati dall’Italia in un nuovo centro di accoglienza in Albania in attesa che le loro richieste di asilo o di espulsione venissero esaminate sono stati rimandati in Italia dopo che un tribunale di Roma ha stabilito che non esistevano basi legali per bloccare la procedura. L’accordo quinquennale tra Italia e Albania prevede che Tirana riceva 3.000 migranti al mese che verranno prelevati dalla guardia costiera italiana. In Albania, secondo quanto riferito, stanno aspettando una decisione sull’eventuale asilo in Italia o sull’espulsione nel paese di origine.

Il primo ministro italiano Giorgio Meloni aveva precedentemente salutato l’accordo come un “nuovo modello” per contrastare l’immigrazione clandestina.

Il tribunale di Roma ha rifiutato di inviare i primi 12 migranti in Albania, spiegando che non potevano essere rimpatriati nei loro paesi d’origine, Bangladesh ed Egitto, perché il tribunale considerava quei paesi non sufficientemente sicuri.

Una nave della Marina italiana ha caricato oggi 12 migranti nel porto di Shengjin, 66 chilometri a nord-ovest della capitale Tirana.

Il personale del centro per migranti portati dall’Italia ha rifiutato di accogliere altri quattro migranti – due perché sono in cattive condizioni di salute e due perché sono bambini.

Tale detenzione di qualsiasi migrante deve essere esaminata da speciali tribunali sull’immigrazione straniera in Italia, indipendentemente dalla volontà del governo.

La Meloni ha condannato la decisione del tribunale di Roma e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato ricorso.

Il controverso accordo italo-albanese per accogliere i richiedenti asilo in un paese terzo è stato accolto favorevolmente da alcuni paesi dove arrivano molti migranti e le organizzazioni per i diritti umani lo considerano un pericoloso precedente.

(Beta19.10.2024)

Arduino Genovese

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