“Stato di salute attuale, per chi se lo chiede: arrabbiato. Per la seconda volta in quattro mesi, mi hanno ucciso. Sembrano anche in grado di rianimarmi”, ha detto l’account Twitter dell’agente 54enne, poco dopo che numerosi media italiani, tra cui Gazzetta Dello Sport, hanno riportato la notizia della sua morte.
L’informazione è stata smentita anche dai suoi rappresentanti: “Mino non è morto, questa è una fake news”, ha detto, senza fornire alcuna informazione sul suo stato di salute o sulla sua ubicazione.
L’agenzia di stampa italiana ANSA ha riportato i commenti di Alberto Zangrillo, capo della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele vicino a Milano, secondo cui Raiola stava combattendo per la sua vita. “Sono sconvolto dalle chiamate di pseudo-giornalisti che speculano sulla vita di un uomo in difficoltà”, ha detto Zangrillo all’ANSA.
Mino Raiola, che gestisce in particolare gli interessi di Erling Haaland, Paul Pogba e Zlatan Ibrahimovic, ha annunciato il 12 gennaio di aver “superato i test medici che richiedevano l’anestesia”. “Indagini programmate, nessun intervento urgente”, ha detto l’agente.
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