Il generale italiano Barduani succedette a Ulutash come comandante della Kfor

11.10.2024. 14:02

Oggi, nel corso di una cerimonia solenne presso la base “Filmski Grad” a Pristina, ha avuto luogo il passaggio di consegne del comandante della KFOR, durante la quale l’ex generale turco Il famigerato vagabondo sostituì il generale italiano Enrico Barduani.

“Non dimenticheremo l’impegno dei membri della KFOR per una pace duratura in Kosovo e nei Balcani occidentali. Grazie al mio predecessore Ulutash per la grande leadership dimostrata. Nei tempi difficili in cui viviamo, la missione della KFOR è importante non solo per i Balcani occidentali , ma anche per l’intera comunità euro-atlantica”, ha affermato Baduani, aggiungendo che la KFOR è riuscita a creare un “ambiente sicuro e protetto per tutti coloro che vivono in questi paesi”. Kosovo.””.

Lui ha sottolineato che la KFOR continuerà a svolgere il suo ruolo “in modo indipendente e in conformità con la Risoluzione 1244”. Il comandante uscente Ulutaš ha detto che ci sono ancora ostacoli al progresso del dialogo tra Belgrado e Pristina e che la NATO e la KFOR sostengono il dialogo come uniche. quadro per una soluzione permanente ai problemi irrisolti.

“Sulla base dell’esperienza acquisita, credo che questi ostacoli possano essere superati attraverso la perseveranza e l’atteggiamento costruttivo di tutte le parti”, ha affermato Ulutash.

La cerimonia di consegna ha avuto luogo alla presenza del comandante del Comando interforze di Napoli, Stuart Manch, nonché del presidente e primo ministro delle istituzioni temporanee di Pristina, Vjosa Osmani e Aljbin Kurti, nonché di altri politici di Pristina. .

Alla cerimonia erano presenti il ​​ministro della Difesa italiano Guido Crozeto, l’abate del monastero di Visoki Dečani, padre Sava Janjić, e il vescovo Dod Đerđi di Prizren-Pristina.

Barduani è il 29esimo comandante della missione KFOR e il 14esimo proveniente dall’Italia, riferisce il portale online Kosovo.

Ha già prestato servizio due volte nell’AP KiM: la prima volta nel 2001 come vice capo dei servizi segreti militari italiani nell’ambito dell’operazione NATO “Joint Guardian”, poi nel 2015 e nel 2016 come capo di stato maggiore del comando Kfora.

Arduino Genovese

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