Il presidente italiano si prepara a sciogliere il parlamento

ROMA, ITALIA (22 DICEMBRE 2012).- Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha concluso le consultazioni con i rappresentanti dei gruppi parlamentari e ha convocato per oggi pomeriggio, prima dello scioglimento delle Camere e dell’annuncio dello svolgimento delle elezioni, i presidenti di Camera e Senato.

Napolitano ha aperto una giornata di consultazioni dopo le dimissioni del presidente del Governo, Mario Monti, presentate ieri dopo l’approvazione della legge finanziaria generale per il 2013

Il Capo dello Stato ha concluso in mattinata le consultazioni con i presidenti dei gruppi parlamentari e poco dopo, in una nota, ha annunciato che incontrerà i presidenti del Senato, Renato Schiffani, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini. , come recita l’articolo 88 della Costituzione italiana.

Questo articolo riflette il potere di Napolitano di emanare un decreto legge per sciogliere il Parlamento dopo aver consultato i presidenti di Camera e Senato.

Nel corso delle consultazioni, il partito di Silvio Berlusconi, il Popolo per la Libertà (PDL), ha espresso a Napolitano il desiderio che il Primo Ministro dimissionario, Mario Monti, mantenga il suo profilo di “tecnocrate neutrale” durante la prossima campagna elettorale.

Il portavoce di questo partito alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha esteso questo augurio al resto dell’Esecutivo, precisando che “essendo le elezioni concluse con un governo tecnocratico, esso non potrà far parte dei partiti politici” . in questa campagna elettorale.

Il presidente del PDL Silvio Berlusconi aveva invitato Monti a guidare una coalizione di centrodestra, ma in assenza di una risposta, la linea del tre volte primo ministro ora è che l’ex commissario europeo dovrebbe restare fuori dalla politica.

Monti dovrà decidere nei prossimi giorni se accettare l’invito di una formazione di gruppi centristi a candidarsi alla presidenza del governo alle prossime elezioni.

Dopo il Pdl, Napolitano ha ricevuto in Parlamento anche i portavoce del Partito Democratico, che hanno espresso la volontà di dare voce agli elettori, dopo un governo tecnocratico.

“La fase del governo tecnico è finita, si va alle elezioni e ora la sovranità passa al popolo. Siamo sicuri che l’Italia meriti una seconda fase con politiche progressiste e riformiste”, ha detto il presidente della Camera Dario, al termine dell’incontro.

I portavoce dell’Unione dei Democratici e del Centro (UDC), uno dei partiti favorevoli alla candidatura di Monti alle prossime elezioni, hanno sottolineato che è necessario “continuare il lavoro” svolto da questo esecutivo “perché non abbiamo perso gli sforzi che sono stati chiesti ai cittadini e le riforme che avranno un effetto positivo sulla crescita il prossimo anno.

La Lega Nord ha espresso “soddisfazione” per le dimissioni di Monti e ha annunciato che è giunto il momento di indire le elezioni “perché i cittadini possano scegliere”.

Anche i rappresentanti del partito Gente e Territorio Silvano Moffa e Pasquale Viespoli hanno chiesto a Monti di rimanere neutrale, affermando che la candidatura di Monti “creerebbe una situazione strana”.

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Drina Piccio

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