Il primo primo ministro donna in Italia insiste per essere chiamato uomo

Giorgio Meloni, la prima donna a capo del governo italiano, insiste sul fatto che le comunicazioni ufficiali dovrebbero rivolgersi a lei come maschio.

I messaggi dicono che si tratta di un messaggio “del servizio comunicazione del presidente del Consiglio Giorgio Meloni” o “come indicato dal presidente del Consiglio dei ministri…”, ha scritto martedì il quotidiano italiano “La Repubblica”.

Sulle pagine del Ministero della Pubblica Amministrazione italiano sono pubblicati stralci della pubblicazione Raccomandazioni per l’uso non sessista dell’italiano del 1987, in cui è scritto a pagina 112 che l’uso corretto è “Presidente Maria Rossi” e non “Presidente Maria Rossi». Ma il documento rileva anche che la volontà esplicita di usare la forma maschile non è un errore grammaticale.

In lingua italiana la parola Presidente è la stessa, Presidente, e il genere grammaticale è determinato solo dall’articolo – al maschile “il” e al femminile “la”.

Claudio Maracini, invece, Presidente dell’istituzione Accademia della Crusca, che si occupa esclusivamente di linguistica e filologia italiana, fa notare che il genere femminile è una forma grammaticale legittima, anche se la Meloni la vuole chiamare genere maschile, tutti possono scegliere la forma che vogliono.

L’ex presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, che si batte per una maggiore attenzione alla condizione femminile, non si stupisce della mossa di Melona. “Il loro partito si chiama Fratelli d’Italia, parla solo di uomini, non c’è un vero riconoscimento delle donne nella loro politica, né a parole né nei fatti”, ha detto il deputato del Partito Democratico, riporta il quotidiano.

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Giacinto Udinesi

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