Il sindaco di Przemyśl ha rifiutato di inviare la visita di Salvini al confine con l’Ucraina

Salvini ha risposto alle obiezioni dicendo di essere venuto a portare “aiuto e pace”, scrive il quotidiano Corriere della Sera. Il politico, noto per la sua opposizione ai migranti provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa, ha sostenuto l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina.

Salvini è venuto a Przemyśl, dove si stanno dirigendo molte persone che hanno lasciato l’Ucraina. Durante un discorso con un politico italiano, il sindaco di Bakun ha portato una maglietta con il ritratto del presidente russo Vladimir Putin, simile a quella in cui è apparso in passato Salvini.

Lo ha esortato a rimettersi la maglietta ea camminare con lui oltre il confine o tra quelli espulsi dalla guerra. “Non ho rispetto per il signor Salvini, la sua presenza qui è sfacciata”, ha detto Bakun.

Il boss leghista non ha reagito direttamente all’uscita del sindaco e all’incontro sinistra.

“Non ci interessano le polemiche della sinistra italiana o polacca, siamo venuti per aiutare chi fugge dalla guerra”, ha detto in seguito Salvini. Ma in passato Bakun ha partecipato alle elezioni legislative per il movimento antisistema Kukiz’15.

“Vogliamo contribuire al coordinamento degli aiuti, vogliamo organizzare il trasporto e l’alloggio per queste famiglie in Italia, soprattutto per gli orfani e i disabili”, ha detto martedì Salvini.

Salvini ha incontrato lunedì a Varsavia uomini d’affari italiani e rappresentanti della Chiesa cattolica per discutere di aiuti umanitari per i rifugiati.

Ha ringraziato il Primo Ministro polacco per i suoi sforzi straordinari nella crisi dei rifugiati. “Ringraziamo la Polonia per il grande esempio”, ha detto Salvini.

Salvini è conosciuto come un feroce combattente contro la migrazione. Durante il suo mandato come ministro dell’Interno, ha persino chiuso i porti italiani alle navi che trasportavano i migranti soccorsi nel Mediterraneo.

“Questi profughi sono puri e fuggono da una vera guerra”, ha detto al Senato italiano degli espulsi dal conflitto in Ucraina. Ha aggiunto che l’Italia dovrebbe “aprire la porta” ai profughi ucraini.

In passato, il politico è apparso in pubblico anche con una maglietta con una foto di Putin nella Piazza Rossa e ha affermato di preferire Putin al presidente italiano Sergio Mattarella.

La scorsa settimana, però, ha condannato la guerra in Ucraina e ha detto che nel conflitto era chiaro “chi attacca e chi viene attaccato”, senza nominare Putin.

“Salvini deve correggere il suo passato peccato di perdono, anche per essere credibile a livello internazionale”, ha commentato Massimiliano Panarari, esperto di comunicazione politica all’Università di Milano.

Arduino Genovesi

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