Giovane, atletico e apparentemente in buona salute prima del contagio, ha appena lasciato il reparto di terapia intensiva del Policlinico di Pavia in Lombardia.
A Roma
Da metà febbraio tutta l’Italia respira al ritmo di Mattia. Il “paziente 1” di 38 anni del coronavirus peninsulare, giovane, atletico e apparentemente in buona salute prima del contagio, ha appena lasciato il reparto di terapia intensiva del Policlinico di Pavia (Lombardia) dopo tre settimane di ricovero in respirazione artificiale . Il capogruppo Unilever con sede a Casalpusterlengo, comune lombardo di 15.000 anime, inizia un lungo cammino di guarigione. Sua moglie, incinta di otto mesi e portatrice sana del virus, è stata dimessa dall’ospedale pochi giorni fa. La sua storia, divenuta simbolo dell’epidemia, è seguita da tutti gli italiani. E il miglioramento delle condizioni di salute di Mattia è tra le rare buone notizie nella penisola, dove il numero delle vittime dell’epidemia aumenta ogni giorno e si sposta verso sud.
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