L’Italia revoca l’uso della mascherina all’aperto dall’11 febbraio

Il ministro della Salute italiano Roberto Speranza ha firmato oggi un’ordinanza per cui le mascherine non saranno più obbligatorie all’aperto dall’11 febbraio, anche se devono essere utilizzate in condizioni di affollamento.

Il suo ministero ha spiegato che tutti i cittadini devono portare con sé una mascherina in modo da poterla utilizzare all’esterno se ci sono troppe persone concentrate nello stesso spazio.

Inoltre, continuerà ad essere obbligatoria al chiuso, misura che viene mantenuta al fine di controllare la diffusione del coronavirus mentre prosegue la vaccinazione per l’intera popolazione, compresi i bambini, che sono più indietro. .

L’ordinanza è valida fino al 31 marzo, quando scade lo stato di emergenza dichiarato in Italia, consentendo al governo di adottare tempestivamente misure di contenimento.

Il ministero italiano ha spiegato in un’altra nota che stava studiando una graduale revoca dei limiti di capacità negli stadi e in altri impianti sportivi indoor e outdoor.

Pertanto, si sta studiando di aprire questi spazi dal 1 marzo al 75% di capacità se sono aperti e al 60% se sono coperti, quindi, se i dati epidemiologici sono positivi, il trend continuerà in modo che possano essere completamente riempiti . .

L’Italia ha accumulato 11,7 milioni di contagi totali da coronavirus dall’inizio dell’emergenza del Paese nel febbraio 2020 e quasi 150.000 morti.

Il 91,24% della popolazione di età superiore ai 12 anni ha già ricevuto almeno una dose contro il coronavirus e l’88,45% ha completato il ciclo, mentre il 34,87% di quella tra i 5 e gli 11 anni ha già avuto almeno una puntura e il 20,07% ha il modello completo.

Arduino Genovesi

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