Marotta: “Su Lukaku e Dybala ci siamo scagliati a capofitto. Lautaro vitale, occhio a Bremer”
Questione di ore, forse giorni. Eppure, poche domande, a tutti gli effetti zero, sulla rivisitazione dell’Inter da parte di Lukaku. Un’attività in fase di conclusione con il Chelsea sulla quale, nonostante la normale e persuasa allerta di Beppe Marotta, c’è anche una specie di regalo dell’ad nerazzurro: “Lukaku come d’ora all’Inter oggi? Non oggi, con il capogala Piero Ausilio si abbiamo l’obbligo di costruire un gruppo serio sull’equilibrio monetario e monetario, per motivi di sostenibilità. Ci sono studi e discussioni, dovremmo tentare tutte le strade senza temere delusioni. La pista di Lukaku è totalmente tollerabile, non lo sono Comunque sia, dobbiamo effettivamente considerare indipendentemente dal fatto che possiamo caratterizzarlo. Lukaku e inoltre Dybala sono i nostri obiettivi in cui ci siamo lanciati a capofitto, tuttavia ribadisco che dovremmo valutare se c’è ampiezza. Sono fattori reali specializzati che sarebbero preziosi supponendo che lo facciamo bene, altrimenti continueremo verso obiettivi diversi. In ogni caso, ciò che fa la differenza è il gruppo, n o la singola attività. A parte Perisic che ci ha lasciato, l’equipaggio a quel punto era serio. ”
L’incontro dato ai portavoce di Radio Anch’Io Sport su Radio1 dal dirigente nerazzurro propone quindi che qualcosa c’è da documentare. Il presidente Zhang punta chiaramente alla forbice d’oro sulla somma per il credito menzionato dai Bleus per il belga, ma il più è finito. A tal punto che Big Rom potrebbe completare le valutazioni cliniche presso la struttura Humanitas di Rozzano in questa settimana. Tornato in Italia, Lukaku può così abbracciare Lautaro, risorsa non adattabile per l’Inter: “Abbiamo una nostra strategia vendibile per chiudere la missione di scambio e abbassare il grado salariale” ha aggiunto Marotta. “L’obiettivo è costruire aree di forza per un, Lautaro è una componente fondamentale nella ricerca di questi obiettivi”.
In questa strategia, che di conseguenza accoglie anche un eccesso di record monetario e una diminuzione dell’impegno, oltre ai tanti compiti attivi che possono essere caratterizzati come minori ma non meno significativi per la spiegazione della retribuzione, c’è anche un grosso affare da riporre il programma. L’ufficio su cui lavoreremo è quello protettivo. Anche su questa situazione Beppe Marotta è chiarissimo: “Bremer all’Inter presumendo che Skriniar se ne vada? Qui è decisamente più difficile soppiantare un aggressore che una salvaguardia e questo sarà presumibilmente l’ambito in cui dovremmo agire. stiamo valutando scelte legittime quando se ne va una salvaguardia». La difesa brasiliana del Torino è positivamente particolarmente amata: «Il Bremer è un giocatore d’élite e si adatterebbe a molti gruppi di vertice, non solo italiani. È un protettore su cui va tutta la nostra considerazione». Marotta ha poi dichiarato che “Mkhitaryan sarà vero nei prossimi due giorni, così come Onana. Poi dobbiamo migliorare i nostri ragazzi a prescindere dal fatto che dobbiamo andare con i piedi di piombo e con calma. È nostro obbligo allestire un gruppo spietato a disposizione di Inzaghi. “
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