Misano prende il via con un altro festival casalingo Ducati

Enea Bastianini, il più veloce del venerdì. / Danilo Di Giovanni (Efe)

GP di San Marino

Il marchio italiano piazza quattro piloti in testa alla classifica nella prima giornata di prove libere

Non molto tempo fa, lo stretto circuito di Misano, con le sue curve veloci e i suoi brevi rettilinei, era uno dei peggiori incubi della Ducati. Tuttavia, non c’è più una pista che soffoca le bici rosse, che vanno di mostra in mostra. La Ducati resta intrattabile e ancora una volta ha spaventato il corpo dal primo cambio, portandosi nelle prime quattro posizioni nella prima giornata del Gran Premio di San Marino.

Il più veloce venerdì è stato Enea Bastianini, che ha superato i due piloti del team ufficiale, Pecco Bagnaia e Jack Miller, e il francese Johann Zarco. Anche se è stato solo un allenamento, l’italiano ha avuto motivo di festeggiare a Misano, visto che solo una settimana fa la Ducati lo ha confermato nella sua squadra ufficiale nel 2024, sostituendo Miller. La Bestia, come viene soprannominata nel paddock, tra pochi mesi passerà dalla quarta squadra della classifica del marchio italiano (Gresini Racing), a sfoggiare la rossa Ducati. Una promozione che si è guadagnata in pista, visto che da quest’anno ha accumulato tre vittorie, quanto il leader Fabio Quartararo, ma la cui irregolarità lo ha escluso dalla lotta per il titolo.

A Misano, infatti, non è stato un altro venerdì per nessuno. Questa giornata di prove libere è stata importante per costituire la griglia di partenza di domenica, perché sabato è prevista pioggia. Se le previsioni venissero rispettate, la “top 10” uscirebbe dalla classifica di questo venerdì, che si qualifica automaticamente per la Q2, che definisce la griglia di domenica. Te lo spieghiamo: dalla combinazione dei tempi delle prove libere del venerdì e del sabato (FP1, FP2 e FP3) si estraggono i dieci migliori tempi che si qualificano direttamente per questa Q2. Il resto, dall’undicesimo al ventiquattresimo posto, dovrà passare per la Q1, dove solo due tempi vengono catturati per l’ultima sessione. Così, dodici piloti partecipano alla Q2, condividendo le prime quattro file della griglia domenica. Bisognerà vedere se le previsioni si avvereranno e se la pioggia raggiungerà il circuito di Misano.

Per il momento, dei dieci piloti che sarebbero già classificati per questa ipotetica Q2, ci sarebbero sei Ducati (Bastianini, Bagnaia, Miller, Zarco, Jorge Martín e Bezzecchi), due Aprilia degli spagnoli Aleix Espargaró e Maverick Viñales, e la Yamaha di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Nessuna traccia tra i primi dieci di Honda, Suzuki o KTM, per i quali il purgatorio Q1 li aspetta per cercare di raddrizzare un weekend iniziato male.

Una sanzione contestata

Venerdì ha lasciato la polemica anche nel paddock di Misano. La bandiera a scacchi era appena sventolata durante le prime prove libere del venerdì ei piloti si stavano dando da fare per ottenere il loro ultimo giro più veloce. C’era Álex Márquez quando ha trovato in uscita da una curva cieca Pecco Bagnaia, che aveva già terminato la sua sessione e stava guidando lentamente in mezzo alla pista. Il pilota spagnolo è riuscito ad evitarlo all’ultimo momento, ma l’azione è stata davvero pericolosa e, nonostante le ripetute richieste di perdono dell’italiano, i commissari hanno indagato sull’azione e hanno inflitto una penalità di tre posizioni in griglia domenica.

Marquez si reca a Misano per guidare la sua MotoGP

Il pilota Ducati, che ha appena vinto le ultime tre gare di fila, ha accettato con dimissioni la sanzione. Tuttavia, i suoi rivali furono sorpresi dalla punizione, poiché in passato, per azioni simili, era stato punito più severamente. “Mi aspettavo che fosse una penalità di ‘giro lungo’ (giro lungo)”, ha commentato Aleix incredulo. Mentre il capo di Quartararo scherzava: “Se lo avessi fatto, avrei tre anni di carcere”. Va ricordato che non molto tempo fa il pilota francese ha dovuto compiere in gara un “giro lungo” per una sanzione molto più discutibile di quella di Bagnaia. In ogni caso, non sembra essere una sanzione che condizionerà la gara di domenica, che si presenta come una nuova puntata dell’esercito Ducati contro tutti.

Lino Siciliani

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