È morto in circostanze tragiche il centrocampista dell’Atalanta Bergamo, una delle qualificate ai quarti di finale di Champions League.
Mentre in Italia il mondo del calcio è indeciso sulla ripresa o meno del campionato, una notizia molto triste arriva in una città già duramente colpita dall’epidemia di coronavirus: Bergamo. Il suo club emblematico, l’Atalanta, ha annunciato lunedì 11 maggio la morte di uno dei suoi giocatori più giovani sotto contratto, ovvero Andrea Rinaldi. Il 19enne centrocampista, ceduto in prestito dal club lombardo al Legnano a inizio stagione, è morto a causa della rottura di un aneurisma. L’incidente mortale è avvenuto venerdì scorso mentre la giovane vittima faceva esercizio da sola in casa. Dopo aver lottato per tre giorni per non arrendersi, colui che nei prossimi giorni sarebbe dovuto tornare ad allenarsi con il suo club è finalmente morto.
“Un ragazzo straordinario”
L’Atalanta Bergamo ha espresso, attraverso il suo presidente Antonio Percassi, la sua profonda tristezza e commozione. Il giovane, che veste la maglia blunera da quando aveva 13 anni, è stato descritto come una persona “sempre disponibile e positiva”, un calciatore promettente e “amato da tutti”. Ha fatto parte della squadra U17 che ha ottenuto la doppietta Scudetto/Supercoppa nel 2016. Ha poi avuto altre tre squadre in prestito, tra cui l’Imolese, in terza divisione. Da parte sua, il presidente della Legnano, Giovanni Munafo, ha dichiarato in un comunicato stampa: “Andrea era un ragazzo straordinario, un modello per tutti. A nome di tutto il club esprimo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. Siamo sicuri che Andrea sarà ancora il guerriero lassù che è stato in campo, quello che ha lottato in mezzo al campo per portare gioia ai tifosi.
Il secondo caso in un mese
Non è il primo giocatore professionista a fallire durante una sessione uno contro uno a casa sua. Anche il giocatore russo Innokentiy Samokhvalov, 22 anni, è morto prematuramente mentre era in custodia. Il 20 aprile il suo club, il Lokomotiv Mosca, ha emesso un comunicato stampa annunciando la sua scomparsa, affermando che non si sentiva bene ed era morto per arresto cardiaco.
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