Giorgio Napolitano è morto nello stesso ospedale di Roma dove un anno fa era stato operato allo stomaco.
È nato a Napoli. Fu l’undicesimo presidente italiano e il primo ad essere eletto due volte.
Ha servito come Capo di Stato dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015, quando si è dimesso a 90 anni. Come motivo ha citato il fatto che ha raggiunto un’età che comporta limitazioni e difficoltà nell’adempimento di obblighi importanti e responsabili.
“Il preferito dei comunisti”
Napolitano fu anche il primo leader del Partito Comunista a ricevere un visto per gli Stati Uniti nella primavera del 1978, quando Jimmy Carter era presidente degli Stati Uniti.
Ha poi avuto l’opportunità di parlare in diverse università americane, mentre a nessun altro membro del Partito Comunista di nessun paese è stato permesso di entrare negli Stati Uniti.
Giorgio Napolitani è stato il primo nel partito a capire che i tempi del comunismo sono finiti e che l’unico esito possibile e auspicabile è quello socialdemocratico.
L’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger lo definì “il mio comunista preferito”, al che Napolitani rispose: “Ex comunista”.
I media italiani scrivono che era vicino a Papa Benedetto XVI e aveva prima detto a Napolitano che si sarebbe dimesso.
Nel 2014, i lettori dei giornali Politica hanno potuto leggere in serbo la prefazione firmata al suo libro “La strada maestra, l’Europa e il ruolo dell’Italia nel mondo”.
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