Numeri MPCC: “Abbiamo bandito il tramadolo nel 2012!”

Attraverso un comunicato stampa che Movimento per il ciclismo credibile (MPCC) ha rivelato i numeri di Credibility per l’estate 2022.”Questa estate sono state scoperte una dozzina di procedure in varie discipline ciclistiche, rispetto a soli quattro casi nei primi cinque mesi dell’anno. La cifra potrebbe sorprendere. In effetti, solo un caso ha attirato molta attenzione mediatica, quello di Nairo Quintana. Anche se a rigor di termini non si tratta di un caso di doping, il corridore colombiano è stato ritenuto colpevole dall’UCI di aver utilizzato un prodotto proibito. Un uso che il preside coinvolto ha contestato mercoledì 12 ottobre a Losanna davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport, che ha deliberato sulla sua decisione. Se il CAS confermerà questo test positivo del corridore colombiano, sarà la prima sanzione in assoluto inflitta dall’UCI per uso di tramadolo“, si legge nel comunicato MPCC rilasciato all’inizio di questa settimana.

Video – Il caso Nairo Quintana ha “sollevato grande interesse”

“A partire dal 2012, il nostro movimento aveva bandito il tramadolo nei suoi team membri”

Già nel 2012, il nostro movimento aveva bandito il tramadolo nei suoi team membri. Ora è accettato da tutte le autorità che questo analgesico di livello 2 provoca vertigini, che compromettono la prontezza della gara e la sicurezza del corridore. Secondo il nostro team di medici, questo potente farmaco distorce anche la percezione del dolore, migliorando così le prestazioni e, in definitiva, incidendo sulla salute dell’atleta. Dieci anni dopo la nostra richiesta di aggiungere tramadolo all’elenco dei prodotti vietati, la WADA ha deciso di vietarlo dal 1 gennaio 2024! Come la nostra classifica globale per paese, la Russia è la più colpita dal ciclismo (tre tracker e una strada)prima degli Stati Uniti (un camionista e un pilota di BMX) e l’Italia (due camionisti).”

L’Italia affronta i suoi demoni: “La lotta al doping in Italia resta molto intensa”

La lotta al doping in Italia resta molto intensa, con risultati che ci sfidano. Limitandoci ad atleti d’élite o professionisti, ci sono già 32 prove quest’anno (tutti gli sport insieme)rispetto ai 34 del resto d’Europa (esclusa la Russia). Per quanto riguarda i ciclisti italiani, si segnala inoltre che l’Agenzia Italiana Antidoping (NADO) ha sospese anche una dozzina di ciclisti dilettanti, la maggior parte dei quali per uso di sostanze dopanti forti (soprattutto EPA). Paradossalmente, non è così per i due ciclisti professionisti italiani della nostra classifica.” […]

Vincenzo Russo (Qhubeka) sfuggito al controllo antidoping. Sospeso anche il suo connazionale Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan) per aver ammesso di aver fatto uso di un farmaco chiamato Rhinofluimucil (uno spray nasale usato per trattare la rinite). Anche quando l’UCI ha chiarito che si trattava di una violazione non intenzionale del regolamento antidoping, il pilota è stato rilasciato dalla squadra kazaka. Erano passati due anni da quando abbiamo visto un pilota sospeso in una squadra che giocava al World Tour.

Casimiro Napolitani

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