1. no
Giani Pintocreatore di Noi, è uno degli italiani di maggior successo in Madrid. La sua proposta era quella di rompere con le aspettative fondamentali del commensale che veniva in questa cucina ea diffusione della vera gastronomia del vostro paese. In questo spazio – e prima in Sifonía Rossini–, lo chef ama affrontare un cliente con una mente aperta. Gli piace insegnare le ricette ei prodotti che usa in cucina. Da una ‘parmigiana di melanzane’ ad un ‘caponato‘Siculo. O con un classico ‘Vitello Tonnato’. Ci sono pasta – per esempio un po’spaghetti cacio e pepe‘ con gamberi o un po’ con ‘aglio, olio e peperoncino’ con scampi – ma non ci sono pizze. Se una ‘pizzeta’ fritta con ‘capocollo’ – ago di maiale stagionato per 60 giorni in casa.
No io
Recoletos, 6. Madrid
2. Gioia
Alta cucina italiana e autore. Questo è ciò che cerca lo chef Davide Bonato Gioia, il tuo spazio a Chueca. Con un sole Repsol e un nuovo invitante menu, battezzato Otsukaresama come dichiarazione di intenti per la fusione di culture e cucine – lo chef ha vissuto e lavorato in Cina e Giappone – ma anche come un inno al prodotto, questo angolo piemontese offre un esperienza diversa con piatti unici come i tuoi versione speciale di ‘vite toné’i loro noodles al tartufo, i loro cappelletti di maiale iberico o il loro petto d’anatra (senza dimenticare il tocco finale con il dessert di fiore di lampone freddo con pistacchi, squisito e anche il lavoro dello chef).
Gioia
San Bartolomeo, 23. Madrid
3. Don Giovanni
Don Giovanni è probabilmente il ristorante italiano più conosciuto a Madrid. Andrea Tumbarello, economista di Marsala (Sicilia) che ha iniziato a cucinare, è l’anima di questo spazio emblematico della Capitale. Lo chef, uno dei più critici nei confronti dei maltrattamenti della cucina italiana nel mondo, scagiona gli ospiti. “La colpa è degli stessi italiani”, diceva sempre. Racconta sempre l’aneddoto che è stato proprio un pessimo piatto di carbonara a spingerlo a diventare uno chef. La infastidisce particolarmente che la cucina italiana sia associata a qualcosa di economico a causa dell’apparente semplicità del prodotto che usa. Il siciliano è diventato, appunto, uno degli ambasciatori del tartufo nero. Nel menu, piatti classici come le “melanzane alla parmiggiana” – melanzane con pomodoro, mozzarella, York e parmigiano – o un “carpaccio di manzo”. Anche se ciò che veramente contraddistingue questo spazio è la sua offerta di pasta secca e fresca, una delle più varie di Madrid: dagli “spaghetti alle vongole” – con le vongole – agli “gnocchi al pomodoro y basilico” – con pomodoro, basilico e parmigiano – e le pappardelle ai funghi porcini –con funghi, aglio e parmigiano–. Linguine, tagliatelle, pappardelle, tagliolini, rigatoni, garganelli, busiate… è vastissimo l’elenco delle tipologie e delle elaborazioni che si affiancano a pasta fresca ripiena, risotti, pizze, pinas, carne e pesce.
Don Giovanni
Paseo de la Reina Cristina, 23. Madrid
4. Fratelli Figurato
La nuova classifica di questo 2022 nella classifica 50 Top Pizza ha lasciato la Spagna ai vertici della scena pizza con due buone notizie: la promozione al secondo posto da Fratelli Figurato, a Madrid – l’anno scorso si è classificato terzo – e la scelta di una pizza fatta in un ristorante locale di Barcellona – Sartoria Panatieri – come la migliore d’Europa. La pizzeria dei fratelli Figurato, Riccardo e Vittorio, dal 2017 concentra i suoi sforzi sulla pizza napoletana. È in questa versione, più morbida e delicata dell’impasto romano. Solo tre anni dopo la loro apertura, sono riusciti a entrare per la prima volta nella top ten europea. Hanno anche due locali nella capitale: la pizzeria Fratelli Figurato a Chamberí e una “trattoria”, Trattoria Popolare al Centro. Nella prima, incentrata solo sulla pizza, ne propongono una dozzina di versioni che non superano i 15 euro di prezzo. Il suo margarita non arriva a dieci euro, per esempio. Nella seconda si aggiunge più cucina italiana con la pasta fresca come protagonista tra le altre ricette classiche.
Fratelli Figurato
Alonso Cano, 37 anni. Madrid
5. Bel Mondo
È il ristorante italiano più “alla moda” del momento. Creati in realtà da alcuni giovani imprenditori francesi, quelli del gruppo Big Mamma con alla testa Tigrane Seydoux e Ciro el Chef, Bellissimo Mondo Ha trionfato da quando ha aperto i battenti in Calle Velázquez a Madrid due anni fa, nel bel mezzo di una pandemia. Lo fa soprattutto per la sua atmosfera da trattoria gioiosa e di successo, ripresa dalla Dolce Vita, colorata, movimentata e spensierata, che si diffonde nelle sue stanze e nel suo terrazzo, sempre vivace e ricco di atmosfera. Il menu non delude comunque, con pizze e soprattutto pasta come standard – il loro piatto di spaghetti grandi a forma di pecorino– ma con altre opzioni, come il carpaccio o la mortadella, ben fatto. Big Mamma si è trasferita a Madrid con entusiasmo, e questo Bel Mondo di successo – dove è difficile trovare un tavolo e dove si formano lunghe file per i pochi che ci vanno in ordine di arrivo – Un altro ristorante, ancora più informale, Villa Capri, e è già stato aggiunto un servizio di consegna. E presto continuerà a crescere.
Bellissimo Mondo
Velásquez, 39 anni. Madrid
6. Premiata Forneria Ballarò
La Premiata Forneria Ballarò è una delle ‘trattoria –come vengono definite le cucine italiane– con più tradizione nella capitale. È aperto da sette anni nel quartiere Chamberí ed è specializzato in pasta artigianale, prodotta quotidianamente nel ristorante e in Pizza fatto nel forno a legna. Responsabile della sua direzione gastronomica è lo chef siciliano Angelo Marino –ex de La Taverna Siciliana– e Rafa Vega, amante dell’Italia e della sua cucina la cui origine professionale è nel mondo del marketing. Davanti alla cucina c’è lo chef Sandro Pattara, originario dell’Abruzzo. È anche un luogo perfetto per scoprire le tapas italiane: formaggi e salsicce (“porquetta”,bolognese‘, ‘coppa’) accompagnato da ‘focaccia‘ al rosmarino; o il carpaccio di pastrami fatto in casa, con pane alle noci, pastrami affumicati e marinati fatti in casa,Mozzarella‘di bufala, pesto rosso, rucola, pomodori, miele e senape.
Premiata Forneria Ballarò
Sant’Engracia, 90.
7. Pante Cucina
Pante Cucina è uno dei pochi ristoranti della capitale a puntare sulla cucina siciliana. Uno spazio che intende portare a Madrid la cultura e il modo di intendere la gastronomia dell’isola di Pantelleria, 110 km a sud ovest della Sicilia e vicinissima alla Tunisia. Piatti a base di frutteto e frutti di mare come ‘carciofi e bottarga‘ -carciofi con uova di muggine salate ed essiccate e scaglie di pecorino- o pasta fresca con spezzatino di rombo, finocchio e limone rappresentano i sapori che la Chef Manfredi Bosco. È anche un buon posto per riconciliarsi con gli abusati Vitello alla milanese o un pesce al forno come il loro branzino –’brazino’–. Nei dolci sono presenti anche cenni locali alla suddetta isola, come il ‘Bacio Pantesco‘ –una sfoglia con ‘ricotta’, limone e cioccolato–. Hanno anche gelato fatto in casa.
pasta da cucina
Villanueva, 21. Madrid.
8. La Piperne
Lo chef Nello de Biase ha il compito di trasmettere quella che definisce “cultura gastronomica italiana”. Il Pifferaio. Questo ristorante è uno spazio per avvicinarsi alla genuinità della cucina italiana, ai suoi prodotti e ai suoi metodi tradizionali di preparazione. Il suo menù comprende piatti di ricette popolari come le olive ‘alla ascolana’, ripiene di carne e fritte, o la lingua di vitello ‘tonnata’. Interessante capitolo anche la pasta con alcune varietà poco conosciute come la “fregola” – una varietà più ampia di “cuscus” tipico della Sardegna – servita con salsa al nero di seppia e tartare di gamberi rossi. A La Piperna ci sono anche richiami alla storia con preparazioni come gli “ziti alla genovese”, una ricetta tipica napoletana del 17° secolo che consiste in un sugo caramellato di cipolla e vitello servito su una varietà di pasta fatta in casa.
Il Pifferaio
Infanta Mercedes, 98. Madrid
9. Totò
madrid madrid E’ il nuovissimo italiano in città e la nuova scommessa del gruppo Mabel Hospitality, titolare del famoso – qualche anno fa era il grande ‘place to be’ della capitale – Tatel, accanto al quale sorge trova infatti situato , a Castellana. Questo nuovissimo ristorante punta sulla cucina tradizionale italiana e aggiunge un ambiente romantico e intimo con un tocco cinematografico -il suo nome è anche quello del protagonista del bellissimo ‘Cinema paradiso’- ispirato agli anni ’50 e ’60 illustre come Rafael Nadal e partner come Paul Gasol o Rudy Fernández, tra gli altri, ha portato con sé uno chef della magica Trastevere di Roma, Emiliano Celli (Taverna Trilussa). Nel menu risotto, pasta (ravioli ripieni di carne di manzo stagionatao ‘tortello di brasato’, per esempio), ossobuco, pizze, tiramisù, piatti che cercano di trasportarci nella classica cucina casalinga italiana con un tocco moderno e un’esperienza coinvolgente con musica dal vivo.
tutto
Paseo de la Castellana, 38. Madrid
10. Peppe Fusco
Peppe Fuscodalla famiglia che fondò il famoso coccinella, è appena entrato a far parte della lista dei ristoranti italiani a Madrid. Il suo concetto è quello di una cucina aperta da mezzogiorno fino a tarda notte, quando il locale assume un carattere più canaglia e irriverente. La sua cucina va oltre il muro della pasta e della pizza con piatti ispirati alla nonna dell’ideatrice di questo ristorante, Enrico Bosco, come il guanciotto di vitello al vino rosso, una guancia cucinata secondo la ricetta della nonna con cui da bambino trascorreva le estati in Italia. La sua offerta vanta di essere autenticamente italiana, fino alla carta dei vini.
Peppe Fusco
Fuencarral, 139. Madrid
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