Circa ogni dieci anni, la Ferrari costruisce una nuova auto per l’anniversario in edizione limitata che incorpora tutta la sua esperienza in Formula 1. Oggi ricordiamo Enzo Ferrari, che quest’anno compie 20 anni.
Ogni Ferrari che lascia la fabbrica di Maranello scrive una nuova pagina d’oro nel libro dell’auto. Per molti il marchio italiano è il Santo Graal delle auto sportive e la definizione di supercar. Ma non tutte le Ferrari sono uguali. Ci sono alcune auto uniche, innovative e per l’anniversario che sono pietre miliari nella storia del marchio. Si tratta delle 250 GT SWB, 250 GTO, che vedremo molto presto, e ovviamente delle 288 GTO, F40, F50, Enzo e LaFerrari. La principale differenza tra queste Ferrari è l’innovazione in quanto tutta la tecnologia della F1 è incorporata in queste vetture.
Enzo Ferrari Molla. Il suo nome è un omaggio al fondatore e patriarca dell’azienda, Enzo Ferrari. Ha iniziato a svilupparsi nel 1998 con l’aiuto e la supervisione del campione del mondo di F1 Michael Schumacher e quattro anni dopo era pronto per celebrare i 60 anni delle vetture Ferrari. Prodotto a Maranello dal 2002 al 2004, l’Enzo è interamente realizzato a mano ed è stato prodotto in soli 399+1 esemplari, con un plus presentato al Papa. Ovviamente non l’ha tenuto per sé per girare per la Basilica di San Pietro ma l’ha portato ad un’asta di beneficenza… E ovviamente per far notare che non tutti possono comprare un Enzo, non solo per il prezzo ma soprattutto perché della Ferrari selezionerebbe gli acquirenti e giudicherebbe chi è degno di acquisirla. Va notato che durante il suo periodo di produzione era la Ferrari più veloce, potente e costosa, come è sempre stato il caso delle auto dell’anniversario del marchio.
E, per l’amor della verità, l’Enzo era dotato di un suggestivo motore V12 con un motore a 48 valvole che produceva 660 CV a 7.800 giri/min. e 660 kg di coppia. La velocità finale ha superato i 355 km/h, mentre in pratica sono state registrate diverse corse finali, a seconda delle condizioni atmosferiche e del fisico del pilota, con un massimo di 363 km/h. Lo 0-100 arriva a soli 3,27 dl, lo 0-200 a 9,5 dl, lo 0-300 a 26,1 dl, mentre copre un chilometro da fermo in soli 19,6 secondi. La trazione posteriore viene trasmessa attraverso un cambio semiautomatico a sei marce “preso in prestito” dalla Formula 1, che effettua le modifiche alla volta di 150 millisecondi una volta che il pilota tocca i paddle al volante. Fu la prima Ferrari senza cambio manuale e senza la classica calandra ad “H”.
Le innovazioni ereditate dalla F1 non si fermano al cambio, in quanto l’auto include ausili aerodinamici attivi che si adattano al movimento quando l’alettone posteriore principale si apre a una certa velocità. Inoltre, su ogni ruota è presente una sola vite centrale per un cambio rapido degli pneumatici.Inoltre, per la prima volta su una Ferrari, quattro grandi freni a disco ventilati in carboceramica completano la decelerazione del veicolo. E ovviamente sul volante ci sono tutti i pulsanti che servono al guidatore su strada, come gli indicatori, i livelli di intervento e la disattivazione dei sistemi di assistenza (ESP, ASR, ecc.), ma anche viceversa! Ma a parte queste utili novità, potrebbe essere definita spartana in termini di dotazioni di comfort, poiché i finestrini e i sedili sono manuali, non ha impianto audio, mentre l’aria condizionata è optional e molto semplice, con tre manopole per controllarla.
Il design dell’auto fu ripreso dalla casa di Pininfarina e in particolare dall’allora boss giapponese Ken Okuyama, con le influenze giapponesi visibili nell’auto. La chiara indicazione che ha ricevuto dalla Ferrari è stata che Enzo assomiglia a un’auto di F1 e ancor più della F50. Il risultato ha pienamente giustificato il gol, soprattutto quando si vede il suo muso appuntito. L’auto è centrifuga per una migliore distribuzione dei pesi e realizzata interamente in fibra di carbonio, il che la rende estremamente leggera con un peso totale non superiore a 1255 kg. Naturalmente, durante lo sviluppo di Enzo, è stata prestata particolare attenzione all’aerodinamica, con l’auto che è stata testata in un tunnel aerodinamico, ottenendo un coefficiente aerodinamico (Cd) di 0,36.
La nuova Enzo Ferrari è costata circa $ 670.000 nel 2002. Oggi, venti anni dopo, un Enzo può vendere per più di 3,8 milioni di dollari. In termini finanziari, il rendimento di un tale investimento è di circa il 9% all’anno, ovvero circa 450 volte il rendimento di un deposito a tempo determinato oggi. Troviamo un tale ritorno solo in prodotti di investimento rischiosi e mentre i nostri soldi sono stati congelati per vent’anni. Con Enzo, invece, è molto più comodo. Ce l’abbiamo in casa, ce la godiamo con tutti i sensi, la guidiamo e invece di perdere valore guadagna anche a ritmi serrati, cosa che più o meno succede con molte auto, specie quelle più vecchie, ma questo è un problema discuteremo un’altra volta. Fino ad allora, ricordiamo il seguente video del 2004, quando Costas guida la Enzo a 350 km/h sul ponte Rio-Antirio di nuova costruzione, un giorno prima dell’apertura al pubblico.
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