Una donna di 67 anni è stata trattenuta per 22 anni presso l’abitazione del fratello e della cognata nel Molise del centro Italia.
È stata liberata dai Carabinieri locali dopo una denuncia anonima ed è già stata portata in un alloggio sicuro.
I pubblici ministeri chiamano tutta questa storia “terribile”.
La vecchia si era trasferita nella casa del fratello poco dopo la morte del marito. All’inizio tutto sembrava filare liscio, ma dopo un po’ la situazione è cambiata.
Maria, come la chiamano i media italiani, ha dovuto lasciare la casa principale ed entrare nel cortile, in un ripostiglio senza termosifoni. Le era permesso lavarsi nei vasi solo una volta al mese. Non poteva incontrare nessuno o parlare con nessuno, e il campo era sempre chiuso dall’esterno con corde e chiodi spessi.
La donna, rinchiusa in una casa in Italia per 22 anni, non poteva che andare dal parrucchiere
L’unica “uscita monitorata” portava in un piccolo salone, dove a Maria era permesso tagliarsi i capelli senza parlare con il parrucchiere. Non aveva il diritto di usare il bagno di casa o di andare al cimitero, alla tomba del marito.
I carabinieri hanno sottolineato che la donna è riuscita a sopravvivere grazie alla sua enorme resistenza e volontà, e che ha cercato – anche solo con gli occhi – di far capire a tutti coloro che la vedevano recandosi nel piccolo salone di parrucchiere fuori città lasciato Campobasso, la sofferenza che ha vissuto ogni giorno.
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