La pizza vegana con crema di pistacchio, zucchine, pomodori canditi, panko e scorza di lime di Hot Now (Madrid) è stata scelta come la migliore in Spagna in una finale in cui si sono sfidati otto ‘pizzaioli’ selezionati dalla giuria tra le 19 proposte presentate.
Il premio speciale della giuria, assegnato dal suo presidente, Franco Pepe -The Best Chefs Awards per il miglior pizzaiolo del mondo per il suo lavoro al Pepe in Grani (Caiazzo, Napoli)- è andato a quello presentato da Fratelli Figurato, con tre sedi nel capoluogo, grazie alla sua pizza che rimanda alla più pura tradizione napoletana, riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco dal 2017.
La pizza premiata questo giovedì come la migliore in Spagna nel concorso organizzato dal congresso gastronomico Madrid Fusión è “al cento per cento vegana” e la protagonista del menu Hot Now, aperto nel 2018 dal venezuelano Rafa Bergamo, che mostra la sua creatività culinaria fusione con Kuoco 360 (Madrid) ma ha sempre sognato di gestire anche una pizzeria.
È proprio Bergamo a ideare questa ricetta vincente in cui i pistacchi vengono tostati per fare una crema dagli “ingredienti segreti” che accompagna zucchine, pomodori canditi, panko (scaglie di pangrattato) che danno croccantezza e la scorza di lime che si aggiunge quando fuoriesce il forno per raffreddarlo, ha spiegato a EFE il pizzaiolo incaricato di cucinarlo, Roberto Borghesi.
Il “pizzaiolo” italiano sottolinea che il livello di questo popolare piatto “è aumentato in Spagna e nel resto del mondo” negli ultimi anni grazie all’utilizzo di ingredienti italiani e “molti pizzaioli del Paese sono andati a lavorare nel straniero, il che è un vantaggio.”
I fratelli napoletani Vittorio e Riccardo Figurato hanno aperto la prima Fratelli Figurato nel 2016 e oggi hanno tre sedi a Madrid da cui vogliono “portare la cucina popolare italiana in Spagna, dalla pizza napoletana alla pasta fresca”.
Con la sua pizza che rimanda a Caserta, in Campania, dall’impasto “molto ben idratato e spugnoso” e ingredienti tradizionali della regione come i “friarielli” (una specie di cime di rapa), la provola affumicata, la salsiccia napoletana, la peperoncino calabresa e tarallo (una ciambella salata napoletana), hanno ricevuto una menzione speciale dalla giuria.
«È una pizza apparsa nell’ultimo menù, in cui giochiamo con gli ingredienti ma restando nella tradizione napoletana», spiega Vittorio Figurato a EFE, il quale sottolinea che una buona pizza oggi non dipende solo dall’impasto, ma anche da la qualità degli ingredienti disponibili lì.
Nella finale per la migliore pizza di Spagna, oltre a quelle citate, Parking Pizza (Barcellona), Sartoria Panatieri (Barcellona), Humo Pizza (San Sebastián), Demaio (Bilbao), Da Filippo (Alicante) e PizzaMore (Málaga) gareggiato. ).
La giuria, riunita al Can Pizza Serrano della capitale (vincitore della prima edizione) e presieduta da Franco Pepe, era composta, tra gli altri, dal vicepresidente di Madrid Fusión, Benjamín Lana; il fornaio Alberto Miragoli (Cientotreinta Grados, Madrid), il cuoco Gianni Pinto (NOI, Madrid) e il giornalista gastronomico Alberto Luchini.
Hanno tenuto conto, ha detto Luchini a EFE, “la cosa più importante in una pizza, l’impasto, che deve essere ben fermentato in modo che sia leggero e abbia un buon sapore”, cucinato alla perfezione e con una combinazione di ingredienti che “funzionano bene”, elementi che hanno gareggiato nel vincitore di Hot Now.
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