A seguito del fallimento del governo la scorsa settimana, gli azionisti della società energetica slovacca Slovenské elektrárne as hanno deciso di non approvare un accordo che avrebbe limitato il prezzo dell’elettricità per le famiglie, ha riferito EURACTIV Slovakia.
In base all’affare, oggi sventato, le bollette elettriche delle famiglie [nächstes Jahr] quasi allo stesso livello di quest’anno, che il ministro delle finanze Igor Matovič ha definito “unico in Europa”.
Senza un accordo, tuttavia, i prezzi dell’elettricità potrebbero aumentare del 380%, secondo l’ufficio governativo.
Venerdì, tuttavia, gli azionisti di Slovenské elektrárne hanno deciso di non approvare l’accordo. Questi includono il gigante energetico italiano Enel, il gruppo EPH del miliardario ceco Daniel Křetinský e il ministero dell’Economia slovacco, ciascuno con circa un terzo delle azioni della società.
I motivi della decisione non sono ancora chiari, oltre al crollo del governo, però, potrebbe anche Ritardi nella produzione di energia elettrica della nuova terza unità della centrale nucleare di Mochovce ha avuto un ruolo.
Secondo le fonti, l’accordo potrebbe ancora essere approvato dagli azionisti della società se lo stato soddisfa la loro richiesta di maggiori tutele fiscali sugli utili in eccesso.
Il governo potrebbe anche costringere Slovenské elektrárne a fornire elettricità, poiché il parlamento ha precedentemente rafforzato i poteri del governo in materia, sebbene una tale mossa potrebbe portare ad azioni legali e al fallimento della società.
A quanto pare, i negoziati tra azionisti, ministeri delle finanze e dell’economia continueranno questa settimana.
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