Francia e Italia in crisi diplomatica dopo che Roma si rifiuta di offrire rifugio a 234 migranti

Il governo francese ha definito “inaccettabile” il loro rifiuto. Italia fornire un porto sicuro alla barca con 234 richiedenti asilo.

La sorte di centinaia di persone soccorse nel Mediterraneo centrale da una nave gestita dalla ONG francese SOS Mediterranée ha scatenato un litigio diplomatico tra Italia e Francia, con il governo francese che ha definito “inaccettabile” che Roma abbia rifiutato di autorizzare le navi quanto promosso 234 candidatidell’asilo per attraccare in un porto italiano.

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Martedì, la nave di salvataggio battente bandiera norvegese Ocean Viking è salpata per la Francia nuovo governo di estrema destra d’Italia ha rifiutato di offrire un porto sicuro per due settimane.

“La nave è attualmente in acque territoriali italiane. Ci sono regole europee molto chiare che sono state accettate dagli italiani, che sono di fatto i primi beneficiari di un meccanismo europeo di solidarietà economica”, ha detto mercoledì il suo portavoce a FranceInfo governo franceses, Olivier Veran.

Ha aggiunto che le dichiarazioni del governo italiano sono “inaccettabili”, così come il loro rifiuto di permettere alla nave di attraccare. “Abbiamo ancora qualche ora di discussione e sicuramente siamo ancora in questa fase. Ovviamente nessuno metterà in pericolo questa nave, specialmente le persone a bordo. Stiamo monitorando la situazione minuto per minuto”, ha aggiunto.

Altre due navi con a bordo richiedenti asilo sono state trovate nei porti italiani durante il fine settimana

Sabato, il nuovo ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi ha consentito alla scialuppa di salvataggio Humanity 1 dell’ONG tedesca SOS Humanity con 179 passeggeri a bordo di entrare nel porto di Catania in Sicilia. Le autorità italiane hanno però iniziato a sbarcare solo bambini e malati: 144 passeggeri sono stati portati in un centro di accoglienza mentre gli altri, tutti maschi maggiori di 18 anni, sono rimasti a bordo e Roma ha minacciato di riportarli in acque internazionali.

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Domenica è stata la volta di un’altra scialuppa di salvataggio, la Geo Barents, gestita da Medici Senza Frontiere e che trasporta 568 richiedenti asilo. Anche dopo una rapida ispezione della nave, 217 persone sono rimaste a bordo, con volontari che hanno riferito che le persone dormono sui ponti mentre si diffondono infezioni che causano febbri e scabbia.

Alla fine, dopo due giorni di stallo, tutti i richiedenti asilo rimasti sulle due navi sono stati autorizzati a sbarcare a causa delle loro condizioni fisiche e psicologiche.

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Giacinta Lettiere

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