Bruxelles invia una MISSIONE al confine con l’Azerbaigian

Il ministero degli Esteri russo oggi ha accusato l’Ue di aver alimentato lo “scontro geopolitico” inviando un civile missioni per pattugliare il confine instabile tra Armenia e Azerbaigian, dove la Russia dispiega le sue forze di mantenimento della pace.

Valutando che l’UE è diventata un sostenitore degli Stati Uniti e della NATO e sta conducendo una politica di confronto nello spazio post-sovietico, il ministero degli Esteri russo ha affermato che la missione europea in Armenia “introdurrà un confronto geopolitico nella regione e intensificherà le esistenti disaccordi”, riporta Beta.

Mosca è il tradizionale mediatore del conflitto Armenia e l’Azerbaigian dagli anni ’90 e ha dispiegato una missione di mantenimento della pace nel Nagorno-Karabakh, un’area contesa da Baku e Yerevan, dalla guerra del 2020.

Tuttavia, l’influenza russa nella regione sta diminuendo a causa della concorrenza geopolitica dell’Occidente e della Turchia, ma anche a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, che sta preoccupando i loro vicini.

Mosca stima che l’UE stia cercando di minare gli sforzi di mediazione della Russia inviando la sua missione.

Da mesi gli europei cercano da soli di mediare tra Armenia e Azerbaigian. Ma la missione che l’Ue intende inviare non ha ricevuto l’approvazione dell’Azerbaigian.

D’altra parte, da settimane l’Armenia accusa la Russia di non fare abbastanza. La missione di mantenimento della pace russa non ha fatto nulla per impedire il blocco in corso nel Nagorno-Karabakh.

Per più di un mese, gli azeri che si fingono attivisti ambientalisti hanno manifestato contro le mine illegali e bloccato una strada chiave che collega l’Armenia al Nagorno-Karabakh, una regione separatista azera abitata da armeni.

A causa di questo blocco, l’enclave di circa 120.000 persone sta affrontando interruzioni di corrente e internet, oltre a problemi con il riscaldamento e l’accesso a cibo e medicine.

Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha detto oggi che si tratta di una “politica di pulizia etnica” e ha accusato l’Azerbaigian di usare pressioni economiche e psicologiche per provocare un esodo degli armeni dal Karabakh.

Giacinto Udinesi

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