Come Atene detiene lo scettro dell’ecosistema startup

Di Matina Harkoftakis

In prima linea nella scena delle startup nazionali c’è Atene, che raccoglie il maggior numero di startup senza in realtà lasciare molto spazio per sfidare il suo primato.

Nonostante non sia più una strada a senso unico per una nuova avventura imprenditoriale, la stragrande maggioranza delle startup nel nostro Paese sceglie di avere la propria sede nella capitale perché offre maggiori opportunità di sviluppo, finanziamento e networking rispetto al resto delle città nella regione.

Tuttavia, nonostante il fatto che negli ultimi anni siano state attuate importanti iniziative per raggiungere l’atteso decentramento nel campo dell’innovazione e dell’imprenditorialità, i centri tecnologici al di fuori di Atene devono percorrere una certa distanza per avvicinarsi.

Anche se sono città come Salonicco, Heraklion e Patrasso che sono state il punto di partenza di diverse aziende innovative greche e rivendicano la propria parte nella costruzione dell’ecosistema.

Il 68% ha sede ad Atene

In ogni caso, il predominio di Atene si riflette anche nelle cifre. Così, al 16 novembre 2022, 664 startup registrate compaiono a livello nazionale in Elevate Greece, di cui il 68%, cioè 454, hanno sede ad Atene, una percentuale che conferma la sovra-concentrazione in Attica, come evidenziato nello studio effettuato dall’Osservatorio della politica regionale.

Seconda in termini di dinamismo è la Macedonia centrale con il 14%, terza Creta con il 6% e quarta la Grecia occidentale con il 3% di tutte le startup del Paese. Complessivamente, le ultime tre regioni rappresentano il 21% delle startup registrate nel territorio greco e quasi monopolizzano le startup manifatturiere al di fuori dell’Attica.

Di particolare interesse non è solo il numero, ma anche la composizione settoriale dell’entità start-up, in quanto sulla base dei dati Elevate Greece, le aziende sono suddivise in 21 diversi settori.

I rami importanti

A livello nazionale, i primi tre settori per numero di startup iscritte sono life sciences (med tech, health tech, bio tech), ambiente (environment, energy-green tech, clean tech), turismo e spettacolo (travel , ospitalità, tempo libero). Questi tre settori, infatti, rappresentano circa il 30% delle imprese iscritte nell’intero campione. Per quanto riguarda il manifatturiero, che i paesi occidentali stanno riportando come elemento importante nella loro agenda per il nuovo modello di sviluppo economico, solo 35 aziende in totale sono registrate nell’ecosistema nazionale delle startup, ovvero solo circa il 5% della loro popolazione totale.

Un altro dato importante è che il mezzo principale che le startup utilizzano per avviare un’impresa è l’autofinanziamento, mentre i finanziamenti (esterni) interessano meno della metà delle startup.

Atene ospita il maggior numero di organizzazioni che contribuiscono allo sviluppo dell’ecosistema. Con poche eccezioni, come il Centro Corallia fondato ad Atene nel 2005, le organizzazioni a sostegno dell’ecosistema hanno seguito e non hanno preceduto la sua nascita. Sulla base dei dati dell’attuale studio DIANEOSE, queste organizzazioni si concentrano sull’Attica. Dei 27 incubatori in totale, la maggior parte si trova ad Atene, otto a Salonicco, due a Patrasso, uno a Creta, uno a Trikala, uno a Larissa e uno a Mitilene.


Giacinta Lettiere

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