Il comandante della KFOR, il generale italiano Angelo Ristucci, ha affermato che la sua unica preoccupazione è che la situazione della sicurezza in Kosovo rimanga stabile.
“La mia unica preoccupazione era mantenere la situazione il più stabile possibile, per consentire al dialogo di continuare”, ha detto a Klan Kosovo TV.
Ha detto di aver atteso la richiesta della Serbia per il ritorno di alcuni membri delle forze di sicurezza perché, ha aggiunto, se ne è parlato più volte.
“Ed ero pronto quando è arrivata la richiesta”, ha detto.
Ha detto che prima di rispondere a questa richiesta, “hanno analizzato, verificato, poi risposto”.
“E abbiamo chiarito loro che la KFOR è completamente attrezzata, organizzata per svolgere il suo mandato e che disponiamo di meccanismi per aumentare la presenza di truppe se la situazione dovesse peggiorare”, ha affermato.
Ritiene che la risposta di Kfor sia stata “più che chiara”.
“Era più che chiaro che eravamo, siamo e saremo pienamente impegnati nell’attuazione del nostro mandato”, ha affermato il comandante della KFOR.
Ha aggiunto che la KFOR sa esattamente cosa sta accadendo sul campo.
“Consentitemi di assicurare all’intera popolazione del Kosovo che abbiamo informazioni chiare su ciò che sta accadendo”, ha affermato.
Ha ricordato che la KFOR dispone di dati di intelligence della NATO sul campo e che “ci sono 27 paesi, 27 alleati della NATO e sette paesi partner che sono pienamente impegnati a fornire supporto” in questo campo.
“Abbiamo una visione chiara di ciò che sta accadendo e stiamo facendo di tutto per capire cosa sta succedendo in campo”, ha detto.
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