La “Piramide degli Italiani”: tra demolizione e reinterpretazione – Burgos

Il futuro su “La Piramide degli Italiani”, un mausoleo del 1939 dedicato ai 384 soldati italiani caduti a Santander durante la Guerra Civile e situato a Puerto del Escudo nella provincia di Burgos, dibattiti tra la demolizione o la sua reinterpretazione per conformarsi al Democracy Memory Act, anche se non è chiaro a chi appartenga.

Fonti governative hanno assicurato a EFE che questo mausoleo sarà inserito nel catalogo degli elementi franchisti previsto dalla Legge sulla memoria democratica, anche se prevedono anche che non sarà demolito e che il suo proprietario dovrà essere colui che lo demolirà o lo reinterpreterà.

Ed è in questa fase che si pone il primo problema, perché non si sa a chi appartenga.

PUERTO DEL ESCUDO (BURGOS), 23/02/2023.- Il futuro su “La Piramide degli Italiani”, un mausoleo del 1939 dedicato a 384 soldati italiani morti a Santander durante la Guerra Civile e situato a Puerto del Escudo, il dibattito è se demolirlo o reinterpretarlo per rispettare la legge sulla memoria democratica, anche se non è chiaro a chi appartenga.EFE/ Pedro Puente Hoyos

Juan Carlos Díaz, sindaco della valle Valdebezana dove si trova questa controversa costruzione, spiega ad Agencia EFE che per accedere alla proprietà del terreno bisogna risalire al Medioevo, quando fu creata un’associazione con nove comuni della Valdebezana e la città di Arija, tutte a Burgos, a cui è stato concesso l’allevamento del bestiame dell’appezzamento in cui si trova questo edificio.

“Non è chiaro se ci sia stato un cambiamento in questa proprietà durante il regime franchista, anche se nel catasto di Villarcayo, a cui corrisponde questa zona, non c’è nulla di conclusivo con i dati catastali che hanno”, dice il sindaco, che ha anche non può confermare se Franco abbia cambiato proprietà o l’abbia trasferita allo stato italiano.

PUERTO DEL ESCUDO (BURGOS), 23/02/2023.- Il futuro su “La Piramide degli Italiani”, un mausoleo del 1939 dedicato a 384 soldati italiani morti a Santander durante la Guerra Civile e situato a Puerto del Escudo, il dibattito è se demolirlo o reinterpretarlo per rispettare la legge sulla memoria democratica, anche se non è chiaro a chi appartenga.EFE/ Pedro Puente Hoyos

Per il sindaco di Valle de Valdebezana pensare alla sua demolizione è “assurdo e scandaloso”.

Sostiene che ha valore architettonico e che si tratta di una costruzione “singolare”, unica in Spagna, e sostiene che non si tratta di un monumento per esaltare il franchismo o il fascismo, ma piuttosto un cimitero dove si ammassarono la maggior parte dei circa 400 soldati italiani che furono “alcuni poveri sfortunati che sono morti durante la guerra civile”.

Inoltre, insiste sul fatto che è l’elemento più visitato dell’intera regione, duramente colpita dallo spopolamento.

Da parte sua, l’impegno del Ministro della Cultura della Junta de Castilla y León, Gonzalo Santonja (Vox), per proteggere questo mausoleo è stato quello di avviare un fascicolo per dichiararlo Bene di Interesse Culturale (BIC).

Interrogato durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei governatori per l’apertura di questo fascicolo, il portavoce del Consiglio, Carlos Fernández Carriedo (PP), ha sottolineato questo giovedì che è stato un individuo e non una formazione a presentare la richiesta, sebbene lo abbia fatto Non specificare se questa persona ha una connessione con Vox, che intende proteggere più di 190 posti per le registrazioni dell’era franchista nella Comunità.

Allo stesso modo, il portavoce del Consiglio ha negato che vi fosse alcun trattamento prioritario o favoritismo nei confronti di questa particolare richiesta di dichiarare il mausoleo un bene di interesse culturale.

PUERTO DEL ESCUDO (BURGOS), 23/02/2023.- Il futuro su “La Piramide degli Italiani”, un mausoleo del 1939 dedicato a 384 soldati italiani morti a Santander durante la Guerra Civile e situato a Puerto del Escudo, il dibattito è se demolirlo o reinterpretarlo per rispettare la legge sulla memoria democratica, anche se non è chiaro a chi appartenga.EFE/ Pedro Puente Hoyos

Sì, Fernández Carriedo ha sottolineato che “non è una questione politica, ma semplicemente una questione amministrativa”, e ciò che il Consiglio farà è “rispettare la legge sul patrimonio e la legge sulla memoria democratica”.

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Drina Piccio

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