decrittazione
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A meno di due mesi dalla competizione, le ritrasmissioni rimangono incerte in cinque grandi paesi europei, tra cui la Francia. L’associazione internazionale e le catene tirano fuori la patata bollente.
Questo martedì, 6 giugno, l’allenatore dei Les Bleues Hervé Renard deve annunciare i nomi delle giocatrici che indosseranno la maglia con impresso il gallo durante la Coppa del Mondo femminile FIFA, il cui calcio d’inizio è previsto per il 20 luglio. Ma nulla indica che i telespettatori francesi potranno seguire le loro imprese in Australia e Nuova Zelanda. Perché da settimane stiamo vivendo una spiacevole telenovela sull’assegnazione dei diritti di trasmissione del concorso, che deve durare fino al 20 agosto. Per i “Big Five” europei – Francia, Italia, Spagna, Inghilterra e Germania – questi diritti di trasmissione non sono ancora stati assegnati – le emittenti televisive e la Federcalcio internazionale (FIFA) giocano inflessibili.
Di fronte a questa situazione straziante, a meno di due mesi dall’apertura dei Mondiali, mercoledì i ministri dello sport dei cinque Paesi hanno (delicatamente) battuto i pugni sul tavolo delle trattative in una lettera un comunicato stampa congiunto. Quando se ne rendono conto “Restrizioni” associato all’impatto economico di una trasmissione mattutina mentre le partite si giocheranno nell’emisfero australe, La Française
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