Tino Asprilla ha vissuto un fine settimana speciale in terra europea rivivendo le emozioni del calcio in campo. L’ex giocatore era in tournée in Italia la scorsa settimana, quando è stato invitato a un importante evento organizzato dal Parma, squadra in cui ha militato nel 1993 e nel 1999, e dove è considerato una leggenda del club per quello che ha portato a quel tempo.
Il nativo di Tuluá, Valle del Cauca, è stato invitato all’omaggio alle leggende di Wembley 93, l’anno in cui il club italiano ha attraversato l’Europa e si è incoronato campione dei tornei più importanti del continente, dove anche lo stesso Asprilla è stato protagonista . Sebbene per quell’anno I Crociati non avesse la lista dei sogni che aveva formato anni dopo, fu l’inizio di una grande storia con protagonista Asprilla.
La epoca dorada del cuadro italiano se alcanzó nel 1998, cuando Parma formò una squadra di grande talento colmado de figuras, storie come Faustino Asprilla, Juan Sebastián Verón, Hernán Crespo, Abel Balbo, Dino Baggio, Fabio Cannvaro, Lilian Thuram, Gianluigi Buffon, tra gli altri. Questi giocatori sono stati la base per raggiungere posti importanti non solo in Italia, ma in Europa.
Asprilla l’ha vissuta al limite, perché non gli bastava essere addobbato in campo, ma anche, cercava un modo per entrare negli spalti popolari e con un megafono incoraggiava i tifosi, nel migliore stile europeo calcio. . El Tino ha continuato a saltare e ad applaudire i fan, che si sono goduti il momento con uno dei loro idoli, che li ha riempiti di gloria molti anni fa.
A proposito dell’evento, Tino ha menzionato:
” Sono molto felice di partecipare a questa celebrazione. Sono orgoglioso di aver fatto parte della storia di questo club e soprattutto di aver scritto questa pagina, quella del suo primo trofeo internazionale. Ringrazio il Parma Calcio per questo invito e per questa bellissima idea. Lui è carino incontrare i miei compagni di squadra, questa squadra e questo gruppo di persone, e tutti i nostri tifosi”, ha citato il Parma sul suo sito web.
La festa è stata completa, visto che l’ex giocatore della nazionale colombiana ha potuto condividere con altre leggende la storia del club e godersi anche la vittoria del cross contro il Brescia. Questo risultato è favorevole a quelli gestiti da Fabio Pecchia, che cercano la promozione in prima divisione del calcio italiano e vedono i Play-off sempre più vicini.
Va ricordato che, sotto la maglia della nazionale colombiana, ‘Tino’ ha segnato un totale di 20 gol in 58 partite ufficiali, riuscendo a partecipare a due Mondiali; Stati Uniti 1994 e Francia 1998; e tre Coppe America: Bolivia 1997, Uruguay 1995 ed Ecuador 1993. Diversa, invece, la storia con il Parma, squadra con cui ha giocato più partite, collezionando 150 presenze in campo, 43 gol, 6 assist e un totale di 11.128 minuti.
Tino ha ancora un buon rapporto con i suoi ex compagni di squadra, come ha ricordato diversi mesi fa su ESPN il suo ultimo incontro con Carlo Ancelotti, il timoniere italiano che lo ha guidato in quella squadra e anni dopo è riuscito a incontrare di nuovo, sull’argomento, il giocatore precedentemente citato nei suddetti media:
“Carletto è nato a Parma ei suoi figli sono di Parma; Sono un amico perché mi ha allenato la seconda volta che è stato a Parma e lì siamo diventati amici. Un giorno l’ho chiamato e gli ho chiesto se potevo venire al Real Madrid a salutarlo e lui ha detto di sì, mi ha detto: “Mercoledì giochiamo per la Champions League e giovedì ci vediamo, vieni a Valdebebas, io essere lì fino alle 4 del pomeriggio”, sono arrivato in sede, abbiamo parlato di varie cose e gli ho anche fatto diverse domande”.
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