Ancelotti, Sacchi, Capello, Baresi… Le leggende del Milan piangono Berlusconi

Thomas Siniecki, Media365: pubblicato lunedì 12 giugno 2023 alle 12:47

Silvio Berlusconi, scomparso all’età di 86 anni, ha guidato il Milan per oltre 30 anni. Compresa una prima ventina che ha segnato per sempre la storia del calcio, con cinque Champions League (1989, 1990, 1994, 2003, 2007).

Nel calcio italiano si susseguono le reazioni per rendere omaggio a Silvio Berlusconi, icona controversa ma assoluta del grande Milan, di cui è stato presidente dal 1986 al 2017 (con due stacchi dal 2004 al 2006 e poi dal 2008 al 2011) . . A cominciare dagli stessi rossoneri, che citano due frasi de Il Cavaliere per riassumere una visione alla guida del club di una vita: “Sogneremo nuove ambizioni, creeremo nuove sfide e cercheremo nuove vittorie. Chi ci riuscirà?” forte e vero in tutti noi che abbiamo vissuto l’avventura di connettere le nostre vite con questo sogno chiamato Milano”. Anche il Real Madrid e l’Inter, tra molte altre istituzioni, hanno onorato la memoria di Silvio Berlusconi.

Sacchi: “Quando mi ha assunto gli ho detto che o era un pazzo o era un genio”

Anche Carlo Ancelotti, ex milanista (campione d’Europa 1989 e 1990), ha iniziato lì la sua grande carriera da allenatore dal 2001 al 2009 con due vittorie in Champions League (2003, 2007). Testimonia la sua “infinita gratitudine” al suo ex capo: “La tristezza non cancella i momenti felici insieme. Era un uomo ironico, leale, intelligente, genuino, fondamentale per la mia avventura da calciatore e poi da allenatore. Grazie.” Presidente.”

Reagiscono anche Arrigo Sacchi e Fabio Capello, i due mostri predecessori di Carlo Ancelotti sulla panchina del Milan. Prima, la prima, assoluta leggenda del pallone tondo d’Oltralpe (trasmessa da La Gazzetta dello Sport): “Era un grande personaggio che cercava di migliorare l’Italia e lo sport, ma non sempre veniva compreso”. Ho provato a chiamarlo qualche giorno fa… non me l’aspettavo. Era un amico brillante, gli devo tutto. È stato generoso e ha cercato di cambiare questo paese pieno di individualisti. Quando mi ha assunto, mi è stato… detto che o era pazzo o era un genio.

Anche Fabio Capello parla di un “genio”: “Era un visionario, era anni avanti e ha realizzato cose incredibili. A lui devo tutta la mia carriera”. Il leggendario difensore Franco Baresi condivide in lacrime la sua solitudine: “Era come un padre per me, un presidente unico che amava tutti. Ha realizzato i miei sogni”.

Casimiro Napolitani

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