La Svizzera si è qualificata nonostante la sconfitta contro la Francia

La Svizzera incontra la Spagna sabato a Bucarest alle 21:00. I suoi giocatori più anziani sembrano stanchi, come Zeki Amdouni, ma la sensazione di essere stati miracolosamente e la prospettiva di raggiungere una semifinale e una qualificazione olimpica potrebbero essere in grado di sublimarli. Contro la Francia non c’era molto da fare perché la squadra ha giocatori di qualità come il Lyonnais Rayan Cherki e una panchina superiore a qualsiasi altra squadra.

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Per questa partita decisiva, l’allenatore Patrick Framework aveva imparato la lezione della partita precedente e riorganizzato la sua difesa. Il giovane gigante YB Aurèle Amenda (19 anni) ha sostituito il noioso Marco Burch nell’asse al fianco del capitano Leonidas Stergiou. In difficoltà su quel sinistro, che non è il suo, Becir Omeragic è stato costretto a cedere a un altro ginevrino, Nicolas Vouilloz. A centrocampo Ardon Jashari è tornato ad affiancare Fabian Rieder al centro, mentre Darian Males ha sostituito numericamente Simon Sohm, con il compito di aiutare il terzetto d’attacco Imeri-Ndoye-Amdouni.

Quattro obiettivi di orienteering al 100%.

Contro il Nati “Basel-YB-Ginevra” la Francia ha incontrato una squadra composta da sei giocatori allenati all’Olympique Lyonnais. Due di loro si sono distinti nella partita di apertura, quindici minuti dall’inizio della partita. Cherki iniziò una serie di dribbling, venendo colpito da Jashari e sussultando come se avesse calpestato una mina antiuomo. Amine Gouiri (che ora gioca allo Stade Rennes) ha colto tranquillamente Amir Saipi con il piede sbagliato (0-1).

Niente di grave per i Rouget, abituati a stare dietro a questo Europeo. Mentre i francesi hanno rapidamente deciso di sfruttare questo vantaggio, la finezza tecnica del centrocampista svizzero ha gradualmente prevalso. Le salite sulla destra sinistra di Lewin Blum aprono il varco per il francese. Lo Young Boys crossa per la prima volta sul secondo palo per Dan Ndoye, che, un po’ sorpreso dal rimbalzo alto del pallone, ribatte a Zeki Amdouni (24′). Dieci minuti dopo Blum manda a terra un cross, Imeri lo fa passare, Amdouni controlla, si gira e preferisce Ndoye al pareggio (35.1-1).

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La Svizzera sembrava avere il controllo della partita e forse le cose sarebbero andate a loro favore a inizio ripresa se Amdouni avesse incontrato un difensore centrale di Blum (50′, parato dal portiere) se Ndoye non avesse perso il controllo su un grande in apertura di Jashari (53′) o se il tiro di Amdouni al termine di una grande rimonta collettiva interrotta da una sfondata di Ndoye non sarebbe stato ribattuto da un difensore (58′).

La Francia, che si era anche dimostrata più minacciosa, è tornata in vantaggio grazie a un recupero azzardato di Jashari che Bradley Barcola aveva ‘letto’ bene. L’esterno dell’orientista ha segnato di poco dopo una partita involontaria con Gouiri (66. 1:2). Il passaggio di Gouiri a Cherki dieci minuti dopo è stato del tutto volontario e il bambino prodigio francese ha segnato il 3-1 (76′). Cinque minuti dopo, una nuova azione “made in OL” assicura a Barcola il servizio di Maxence Caqueret per il 4-1.

Casimiro Napolitani

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