Diverse aziende hanno espresso l’intenzione di assumere 450 lavoratori

Il ministro del Lavoro, dell’Occupazione, degli Affari dei Veterani e degli Affari Sociali Nikola Selaković ha dichiarato oggi che diverse aziende hanno espresso l’intenzione di assumere 450 lavoratori della ditta turca “Džinsi” di Leskovac, la quale, secondo lui, ha problemi economici.

Al parlamento serbo Selaković, parlando dei lavoratori informati tramite SMS che la ditta “Jeans” stava per essere liquidata, ha detto che si tratta di 450 lavoratori e non 700 come riportato in precedenza.

Secondo lui, la fabbrica italiana “Aunde” è pronta ad impiegare tra 250 e 300 lavoratori, la fabbrica coreana “Jura” 200 operai, la fabbrica greca “Autostop” 70 quest’anno e altri 150 lavoratori l’anno prossimo, e c’è interesse da parte di anche altre fabbriche.

Selaković ha detto che “Dzinsi” stava avendo problemi commerciali, poiché gli ordini da Norvegia, Germania e Svezia venivano dimezzati o annullati.

Lui ha aggiunto che anche il prezzo delle materie prime è aumentato e per questo motivo la fabbrica turca di Leskovac fatica a mantenere la produzione.

Gli operai della “Jinsi” hanno già manifestato davanti a questa fabbrica e hanno programmato una nuova manifestazione mercoledì 12 luglio davanti alla sede del governo locale di Leskovac, perché ritengono che anche la direzione della città sia responsabile.

Il 4 luglio la direzione dell’azienda “Jeans” ha inviato via SMS una circolare informando tutti i suoi dipendenti che la fabbrica tessile di Leskovac era in liquidazione dopo 12 anni di attività.

Arduino Genovese

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