Domenica si è concluso il periodo di preparazione al Mondiale, ricco di partite amichevoli. Una settimana prima del tanto atteso inizio della competizione della Regina, che si svolgerà in Francia, questa è l’occasione per rivedere tutti i risultati dei futuri avversari dei Blues nel girone.
La Nuova Zelanda torna sotto i riflettori
La ricostruzione durò diversi mesi. Ma gli All Blacks sono tornati con una vendetta all’inizio di questa Coppa del Mondo. Il campionato di rugby è stato dominato dall’inizio alla fine, con tre vittorie in altrettante partite, tutte con un margine di almeno 35 punti. I compagni di Sam Cane hanno vinto anche il secondo turno della Bledisloe Cup, battendo con meno calma i Wallabies (23-20).
L’unico lato negativo di questa preparazione, e che appare durante le prove generali due settimane prima dell’inizio della Coppa del Mondo, è la sconfitta alle 7:35 della scorsa settimana contro il Sud Africa a Twickenham. I neozelandesi hanno infatti sofferto della loro indisciplina, con Scott Barrett e il capitano Sam Cane che hanno ricevuto cartellini gialli in rapida successione, poi il cartellino rosso in seconda fila prima dell’intervallo. Risultato: la Nuova Zelanda subisce la peggiore sconfitta della sua storia. Un duro colpo per il morale dei Maori (“fa male”realizza Sam Cane), ma forse anche un motivo in più per motivarsi a due settimane dal grande giorno… “Dobbiamo imparare da questa partita, e in fretta. Preferisco vivere questa partita adesso piuttosto che tra due settimane”.aggiunta la terza linea alare.
Los Teros si calmò
Gli uruguaiani hanno sicuramente concentrato la loro preparazione su avversari alla loro altezza. Ma avrà avuto il vantaggio di dare loro la fiducia necessaria per affrontare la prima partita contro la Francia il 14 settembre. C’è stata una vittoria di misura contro il Cile (26:25), poi una vittoria leggermente più incoraggiante contro la Namibia (26:18). Due settimane dopo hanno mostrato inclinazioni molto più offensive contro l’Argentina XV (33-13). La mischia e il pallone portato erano le basi del dominio uruguaiano.
Resta da vedere come i Los Teros tradurranno quelle tre partite vinte, tutte giocate in casa all’Estadio Charrua, in un Mondiale lontano dalla loro abitudine.
Namibia: meglio alla fine
Anche la Namibia ha svolto parte dei suoi preparativi a Montevideo. In questo caso, hanno iniziato con una sconfitta contro l’Argentina XV (34-27). Nonostante la sconfitta, la bella rimonta dei Welwitschias nel secondo terzo dopo il punteggio di 26:8 è stata notevole. Poi c’è stata questa battuta d’arresto contro i padroni di casa (26:18), che ha contribuito più di ogni altra cosa a dare fiducia in se stesso all’Uruguay. Gli uomini di Allister Coetzee sono rimasti in attacco per un po’, sfruttando principalmente le debolezze difensive di Teros per segnare, ma mancavano di consistenza.
Durante l’ultima amichevole i pianeti si sono ritrovati. Nonostante una brutta partenza (14-0, poi 19-7), la Namibia si è ripresa con una svolta del capitano Johan Deysel e una talpa. Mentre il Cile ha avuto la meglio nel campo avversario e ha trasformato gli errori in punti, l’ultima parola è spettata agli ospiti africani, che hanno saputo difendersi e conquistare il rigore. Basta questa vittoria, festeggiata calorosamente, per risollevare le speranze in una squadra che non ha mai vinto una partita ai Mondiali.
L’Italia senza Menoncello, ma con le sue speranze
E’ la tessera della Nazionale prima del Mondiale. Tommaso Menoncello ha lasciato la partita contro l’Irlanda per un infortunio alla spalla. Il centro dei tre quarti deve passare attraverso la scatola chirurgica e viene ceduto alla competizione principale. Un duro colpo per la sua scelta perché era una delle sue risorse. Ma coach Kieran Crowley ha altre carte nella manica, con già Ange Capuozzo.
Il difensore del Tolosa, cresciuto a Grenoble, è tornato nella competizione contro la Romania, contro la quale ha segnato una doppietta, guadagnandosi il premio di Migliore in Campo, e ha bloccato contro il Giappone. Inoltre i fratelli Cannone sono cresciuti ancora di più rispetto allo scorso torneo, così come i loro compagni d’attacco Federico Ruzza e Sebastian Negri, altrettanto prezioso per la sua forza.
Il bilancio dell’Italia è di due sconfitte contro Scozia e Irlanda e di due grandi vittorie contro Romania e Giappone.
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