Linklater si diverte a Venezia con “Hit Man”: un delitto tra i miraggi dell’identità

Venezia (Italia), 5 settembre (EFE) smarrita tra le sue molteplici identità.

“Normalmente vedo le cose in termini di commedia nera. Leggo una storia di omicidio e ne vedo il potenziale divertente, anche se è qualcosa di serio”, ha spiegato il regista durante la conferenza stampa di presentazione.

“Hit Man”, racconto tratto da una storia vera e presentato in anteprima fuori concorso alla Mostra, devia i generi della commedia, del “noir” e del thriller psicologico per immergere lo spettatore in un labirinto di specchi e, guarda caso, renderlo ridere.

Gary Johnson (Glen Powell) sembra un normale professore di filosofia, senza nessun impegno se non i suoi studenti e i suoi gatti, tuttavia, il suo curriculum ha un lato nascosto: lavora per la polizia fingendosi un sicario per rintracciare i suoi clienti.

Così, il professore, dotato di un’impeccabile capacità di adottare qualsiasi personalità, riesce a mandare in prigione ogni giorno coloro che ricorrono ai sicari per sbarazzarsi dei propri nemici… ma il suo potere vacilla quando incontra Madison (Adria Arjona). .

Questa moglie respinta finisce per innamorarsi di uno dei personaggi della spia, che non è il professor Johnson ma l’appassionato e sexy Ron.

In questo modo inizia una rete intricata tessuta attorno a idee come moralità, identità o apparenza in cui la scommessa da pagare continua a crescere con conseguenze imprevedibili.

“Volevo fare qualcosa che non fosse mai stato fatto riguardo all’identità e mostrare un protagonista rinchiuso nel suo personaggio. Penso che rifletta il mondo di questo secolo in cui mettiamo in discussione l’identità e dove ci sono molte opportunità”, ha detto Linklater.

Ma il regista di “Before Sunrise” o “Boyhood” (2014) gioca anche con il tema delle fake news, così in voga oggi, e infatti “Hit Man” si ispira a un articolo letto vent’anni fa su “Texas”. Giornale mensile.

Ma, in questo film tanto fuorviante quanto ironico, chissà fino a che punto è stato rispettato quanto scritto in questo resoconto. Anche se Linklater ha detto di aver conversato per anni con il vero Gary Johnson.

“Penso che in qualche modo si adatti a questo raro momento, con la disinformazione e i falsi personaggi”, ha detto il regista, che in precedenza aveva adattato un evento per il film in “Bernie” (2011).

Insomma, “Hit Man” è un esilarante labirinto di intenzioni costruito su una varietà di narrazioni: “Mentre lo scrivevo, mi sono reso conto che il mondo era troppo complesso per un singolo genere, anche se quest’opera sembrava una commedia folle, ” Egli ha detto. .

Con questo film che ha emozionato la settima giornata del festival italiano, Linklater continua a dimostrare di non aver paura di immergersi in qualsiasi tipo di storia.

Non esita a passare attraverso la commedia musicale “School of Rock” (2003) o attraverso l’animazione in “A Scanner Darkly” (2006)… E ora lo fa attraverso una commedia poliziesca per suscitare la curiosità del pubblico.

Drina Piccio

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