Fabio Grosso nuovo allenatore dell’Olympique Lyonnais

Fabio Grosso, il nuovo allenatore dell’Olympique Lyonnais e successore di Laurent Blanc, deve mettersi alla prova nel club. Se questa nomina è il nuovo episodio di un’incredibile telenovela per l’OL, l’allenatore italiano ha il vantaggio di avere un’immagine positiva come ex giocatore francese e della Coppa del Mondo.

L’italiano Fabio Grosso, nominato allenatore del Lione in sostituzione di Laurent Blanc, gode di un’immagine positiva all’OL come ex giocatore francese e vincitore della Coppa del Mondo che tuttavia deve dimostrare il suo valore in panchina per guidare una squadra morente che è recentemente finita in Ligue 1 era rimettermi in piedi. In un club che sprofonda settimana dopo settimana in una crisi di governo con una guerra azionaria tra l’ex proprietario Jean-Michel Aulas e il nuovo, l’americano John Textor, e lo Sporting (1 pareggio, 3 sconfitte), questa nomina è la nuova conseguenza di un’incredibile soap opera.

Tutto è iniziato il 5 maggio con la destituzione di Aulas dalla carica di presidente esecutivo ed è proseguito con la decisione della DNCG di limitare le condizioni di reclutamento del club all’inizio dell’estate. Quello che seguì: un inizio di stagione disastroso, punteggiato dalla sconfitta interna contro il Paris Saint-Germain (4-1) il 3 settembre, prima che la partenza di Blanc fosse annunciata ufficialmente una settimana dopo.

Successivamente sono entrati nei media i nomi di diversi tecnici europei, da Habib Beye (Stella Rossa) a Olivier Glasner (ex Eintracht Francoforte) fino all’inglese Graham Potter, rilevato dal Chelsea, allo spagnolo Julien Lopetegui e all’ex Christophe Galtier, giocatore del PSG. Secondo quanto riferito, alcuni sono stati suggeriti dall’agente Jorge Mendes. Quest’ultimo ha gestito in particolare il trasferimento della pepita Bradley Barcola, che si è allenato all’OL, al PSG.

Doppio

L’ultimo titolo citato è quello di un altro italiano, Gennaro Gattuso. Ma il profilo dell’ex centrocampista del Milan, che ha conosciuto sette club in dieci anni, poteva sembrare inadatto per un club in cerca di nuova stabilità. Perché Fabio Grosso, 45 anni, è il quinto allenatore del Lione da giugno 2019 e dalla partenza di Bruno Genesio. Non l’ho mai visto su OL.

Tuttavia, ha il vantaggio di essere stato l’ex terzino sinistro dell’Olympique Lyonnais per due stagioni (2007-2009) e di aver vinto la doppietta Coppa di Francia e Campionato di Francia nel 2008 sotto la guida di Alain Perrin, che lascia un ricordo piacevole, più educato e un uomo di prima classe che parla fluentemente il francese. Nazionale italiano (48 presenze), ex giocatore di Perugia, Palermo e Inter, è stato campione del mondo nel 2006, cosa di cui l’ex presidente Jean-Michel Aulas è stato molto orgoglioso quando lo ha presentato al municipio di Lione.

Viaggio difficile

Dopo aver terminato la carriera alla Juventus (2009-2012), è diventato allenatore della Primavera del club torinese (2013-2017) per poi proseguire una carriera piuttosto faticosa, principalmente nella seconda divisione italiana (Serie B). Se dovesse rimanere positivo al Frosinone (marzo 2021 – giugno 2023), che ha contribuito a garantire la promozione in Serie A in primavera, resta consigliata cautela.

Al Bari è rimasto solo una stagione (luglio 2017 – giugno 2018), meno di un anno all’Hellas Verona (giugno 2018 – 1 maggio 2019) e solo una breve parentesi al Brescia (novembre – dicembre 2019, 3 partite, 3 sconfitte). ). ), ancora in 2a lega. Non ha avuto quasi più successi all’FC Sion (agosto 2020 – marzo 2021), il club svizzero del solforoso presidente Christian Constantin, dove ha subito 10 sconfitte in 25 partite.

Con l’OL potrebbe approfittare di un programma apparentemente favorevole per iniziare finalmente la stagione, comprese le partite contro Reims, Brest e Lorient fino alla prossima sosta per le nazionali di ottobre. Ma in questo momento il Lione non spaventa nessuno.

Casimiro Napolitani

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