NEW YORK – Venezia dovrebbe essere inclusa nella lista dei siti del patrimonio mondiale in pericolo, ha annunciato l’UNESCO.
Nel rapporto di questa agenzia dell’ONU si afferma che Venezia rischia di subire danni “irreversibili” a causa del gran numero di turisti – circa 28 milioni l’anno, seguito dall’eccessivo sviluppo e dall’innalzamento del livello del mare a causa del clima modifica.
Un portavoce del comune di Venezia ha detto che leggerà attentamente la proposta dell’UNESCO e la discuterà con il governo italiano, riferisce Reuters.
In un rapporto dell’UNESCO, le autorità italiane sono accusate di “mancanza di visione strategica” per risolvere i problemi che affliggono una delle città più pittoresche d’Italia.
È un duro colpo per le autorità accusate di non aver tutelato la città e la sua laguna, ha riferito la BBC.
Tuttavia, uno degli ex sindaci di Venezia, Massimo Caccari, ha accusato l’agenzia internazionale per il patrimonio di essere “uno degli enti più costosi e inutili al mondo”.
Kachari sostiene che l’UNESCO trae le sue conclusioni senza saperlo e che è meglio ignorare le opinioni dell’agenzia.
Non ci danno alcun finanziamento per apportare modifiche, si limitano a criticare come se Venezia avesse bisogno che l’UNESCO fosse inserita nella lista del patrimonio mondiale! Abbiamo bisogno di più fatti e meno parole”, ha detto Kačari, riferisce Tanjug.
L’iscrizione di Venezia nella lista dei Patrimoni dell’Umanità in pericolo era già stata proposta dall’UNESCO due anni fa, ma è stata impedita all’ultimo momento a causa di alcune misure di emergenza adottate dal governo italiano.
Nello specifico, una di queste misure è stata la decisione di vietare l’accesso al Canale di San Marco alle navi di grandi dimensioni, come le navi da crociera, nonché la promessa di varare un ambizioso piano di conservazione della città.
Il divieto sulle navi di grandi dimensioni è in vigore, anche se l’UNESCO ritiene che dovrebbe essere esteso ad altri modelli di navi che inquinano molto l’aria.
Tuttavia il piano per salvare Venezia non venne mai attuato.
Secondo il quotidiano “Republika”, gli esperti dell’UNESCO hanno scritto diverse lettere al governo italiano chiedendo aggiornamenti, ma ritengono che le risposte ricevute siano insufficienti.
Ci sono 55 siti nella lista del patrimonio culturale a rischio di estinzione dell’UNESCO e l’agenzia monitora attivamente altri 204 siti a causa delle minacce che devono affrontare.
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