Questo è l’acuto confronto politico in Italia quest’estate. Un nuovo libro dal titolo “Il Mondo all’incontro” del generale Roberto Vanacci divide il governo di Giorgia Meloni.
Nelle 330 pagine del suo libro, Vanatsi, 55 anni, rappresenta una serie di posizioni omofobiche, antifemministe e razziste. “Le donne sono streghe moderne, non sono come gli uomini. La propaganda ipocrita contro la maternità non ha raggiunto i suoi obiettivi, ma ha contribuito alla subfertilità”, scrive il generale italiano.
Aggiunge anche che “gli omosessuali non sono normali” ed elenca dieci termini offensivi che da secoli vengono usati per insultarli e deriderli. Allo stesso tempo, Vanatsi sostiene apertamente l’ipocrisia, credendo che nelle sue vene “scorre una goccia del sangue di Giulio Cesare ed Enea”.
Si tratta ovviamente di posizioni che non possono passare inosservate. Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, insieme al capo di stato maggiore dell’Esercito, ha deciso di rimuovere Vanacchi dall’incarico che ricopriva fino alla settimana scorsa: quello di capo dell’Istituto geografico militare italiano con sede a Firenze.
Un caso che avrà un seguito
Ma il caso non si è concluso così facilmente: il generale di estrema destra è stato difeso dal viceministro della Cultura Vittorio Sgarbi, mentre il partito extraparlamentare neofascista Forza Nuova lo ha invitato a votare alle prossime elezioni.
I problemi maggiori sono sorti all’interno del governo: al momento il premier Georgia Meloni tace, anche se tutti ritengono la sua posizione del tutto identica a quella del ministro della Difesa. La Lega però non è d’accordo. “Il generale Vanaci va giudicato per quello che fa nell’ambito della sua condotta professionale. Comprerò il suo libro e solo allora potrò giudicare”, ha detto il capo della Lega e vicepremier Matteo Salvini.
Secondo molti osservatori la Lega vuole soprattutto “conquistare” gli elettori disillusi della Meloni, che credono che il primo ministro italiano sia diventato troppo moderato. Intanto il generale Vanatsi dichiara che non farà un passo indietro in nessun caso. E il suo libro è il numero uno nelle vendite online grazie alla forte promozione degli ultimi giorni.
Un caso che avrà sicuramente un seguito e che ha finora provocato, tra l’altro, la reazione forte e rabbiosa di tanti omosessuali che – senza doversi nascondere – prestano servizio nell’esercito italiano.
Theodoros Andreadis Syngellakis, Roma
Fonte: Onda tedesca
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