L’Italia fatica ancora una volta a qualificarsi per le fasi finali di un torneo per nazionali. Dopo aver mancato gli ultimi due Mondiali, ora lotta per prendere parte ai prossimi Europei e difendere il titolo conquistato due anni fa a Wembley contro l’Inghilterra, che martedì si è vendicata con una vittoria che lo ha regalato la qualificazione ai Mondiali. un torneo in cui lui non c’è e sarà senza dubbio uno dei favoriti.
3
Jordan Pickford, Trippier, Harry Maguire, John Stones (Marc Guehi, min. 62), Walker, Kalvin Phillips (Henderson, min. 69), Rashford, Jude Bellingham (Grealish, min. 84), Declan Rice, Foden e Kane
1
Gianluigi Donnarumma, Acerbi (Alessandro Bastoni, min. 63), Iyenoma Destiny Udogie (Dimarco, min. 63), Di Lorenzo, Giorgio Scalvini, Davide Frattesi, Barella, Cristante, Gianluca Scamacca (Kean, min. 63), El Shaarawy ( Riccardo Orsolini, Min. 87) e Berardi (Giacomo Raspadori, Min. 78)
Obiettivi 0-1’15: Gianluca Scamacca. 1-1 minuti. 31: Kane. 2-1 minuti. 56: Rashford. 3-1 minuti. 76: Kane.
arbitro Clemente Turpino
cartellini gialli Calvin Phillips (8 minuti), Iyenoma Destiny Udogie (9 minuti), Di Lorenzo (30 minuti) e Giorgio Scalvini (65 minuti)
Gli inglesi sono tornati con la solvibilità del primo gol di Scamacca, seminando dubbi sul futuro di una squadra colpita dalle indagini sui calciatori coinvolti nelle scommesse. Per questo motivo Tonali e Zaniolo, due giocatori di Premier League, hanno saltato la partita, mentre nello stesso pomeriggio di un duello così cruciale si è appreso che Fagioli, giovane centrocampista della Juventus già in maglia azzurra, aveva ammesso la sua dipendenza dal gioco d’azzardo accettando una sette mesi di squalifica ed evitare la squalifica di tre anni prevista dalla legge sportiva italiana.
Il calcio è in tutto questo fermento e l’Italia non ha ancora finito di rafforzarsi e di trovare pace e continuità. Quando è stata rigiocata la finale dell’ultima Coppa dei Campioni, sono emerse due strade. Gareth Southgate è ancora in carica in Inghilterra e sta costruendo una squadra con solo tre varianti da questo duello per il titolo. Rashford, Bellingham e Foden hanno sostituito Shaw, Mount e Sterling. Indubbiamente un aumento del livello individuale. Intanto l’Italia è sdraiata sul divano. Ha viaggiato per questo nuovo evento a Wembley con solo tre giocatori che facevano parte della squadra vincente di Roberto Mancini, ora sulla panchina dell’Arabia Saudita.
Ora tocca a Luciano Spalletti, campione del Napoli, allenatore da due mesi e davanti a sé ha un problema perché l’Ucraina ha aumentato il divario tra le due finaliste dell’ultima Coppa dei Campioni ed è in testa con la vittoria a Malta (1 -3) i campioni con tre punti. Questo vantaggio potrebbe essere annullato nel turno successivo con gli ucraini assenti e l’Italia che ospiterà la Macedonia del Nord prima della trasferta in Ucraina a Leverkusen. Sarà un epilogo in cui, se l’Italia battesse per prima i Balcani, anche una minima sconfitta potrebbe bastare per centrare l’obiettivo.
Ma non c’è praticamente alcun margine di errore. L’Italia lo vuole, ma non può farlo. Contro l’Inghilterra è stata meno, anche se è passata in vantaggio dopo un quarto d’ora grazie ad un tiro di Scamacca in un’ottima azione collettiva che ha mostrato il vantaggio di attirare in porta gli avversari. Tutto è iniziato quando Donnarumma ha dribblato verso Kane in modo che l’esterno Udogie potesse rompere le linee con un colpo contro la forte pressione inglese. Dall’altra parte Di Lorenzo manda in porta un cross basso. Più della metà dell’Inghilterra era dietro di lui.
Ma i professionisti hanno avuto pazienza e, soprattutto, calcio. Il pareggio arrivò prima che qualcuno avesse il tempo di arrabbiarsi. È stato trovato da un prodigio di tecnica, velocità, forza e abilità, un passaggio filtrante di Rice a Bellingham che la stella madrilena ha trasformato in un muro con Kane, tipico di un futsal serrato e decisivo. Di Lorenzo lo ha buttato a terra mentre entrava imperiale, all’altezza della barba di Donnarumma. Era un rigore e Kane lo ha trasformato.
L’Inghilterra sapeva giocare nel campo avversario quando non aveva spazio ed era inarrestabile al galoppo. È stato lo stesso dopo l’intervallo e Bellingham sembrava aver preparato il secondo gol, che Rashford ha completato in modo elettrizzante. Nessuna reazione italiana e c’è stata una disattenzione di cui Kane ha approfittato per segnare ancora e diventare il capocannoniere della squadra nelle partite di Wembley. Lascia dietro di sé Sir Bobby Charlton, l’emblema dell’unico campione d’Inghilterra.
Puoi seguire EL PAÍS Deportes in Facebook SÌ XClicca qui per ricevere La nostra newsletter settimanale.
“Comunicatore. Studioso professionista del caffè. Fanatico della cultura pop esasperante e umile. Studente devoto. Amichevole drogato di social media.”