Nel Parco OL,
Nel suo disastroso primo quarto di stagione, l’Olympique Lyonnais non aveva ancora avuto il piacere di subire decisioni arbitrali sfavorevoli e decisive. Questo accade da domenica e da questa sesta sconfitta in nove giorni in Ligue 1 contro il Clermont (1:2). Il nuovo fondo della classifica si è fatto strada bene a inizio partita, ma Willy Delajod e soprattutto Jérôme Brisard e Yohann Rouinsard (i videoarbitri della serata) non lo hanno aiutato. Al 10° minuto di gioco, Mory Diaw (ottimo in questo senso) punta un calcio lungo contro il suo attaccante Shamar Nicholson. Evita la linea laterale, a 35 metri dalla porta di Anthony Lopes, in modo piuttosto sospettoso, con entrambe le braccia tese e molto tese al momento del “controllo del petto”.
Poi si è divertito contro Dejan Lovren per tredici secondi prima di consegnare un caviale a Muhammed Cham (0-1). Efficienti e fiduciosi, Alexandre Lacazette e Anthony Lopes si sono scagliati contro l’arbitro della partita, il portiere del Lione ha addirittura mimato un controllo del braccio davanti a Willy Delajod. Ma dopo 2’30” di spettatori, gli arbitri del VAR serale hanno confermato il gol. “Abbiamo visto chiaramente che i giocatori del Lione erano frustrati, il che è legittimo considerando che c’è una mano in gioco”, ha detto il capitano del Clermont Foot Florent Ogier. Ma vista la mole di video e il tempo richiesto, non ci sono dubbi sulla decisione finale degli arbitri. »
“Devo proprio parlare del primo gol? »
Uuuuuuh, non vogliamo arrivare a tanto, ma teniamo presente che il difensore dell’Auvergne non ha ancora controllato le foto quando entra in zona mista. Caldo, fin dalla prima moviola, l’ex centrocampista dell’OM Benoît Cheyrou, attuale consigliere di Prime Video, commenta così l’azione: “Usa le braccia per rallentare la palla, questo è innegabile.” Maxime Gonalons, dal canto suo, ammette chiaramente: “Da lontano si ha l’impressione che si stia prendendo un po’ la mano…”. L’ex capitano del Lione non finisce la frase, ma mostra il braccio ai giornalisti. Non sorprende che Anthony Lopes sia più esplicito.
Devo davvero parlare del primo gol? Trovo davvero incredibile che riusciamo a controllare una palla che arriva da dietro con il petto. È così, ci sono tanti arbitri oggi che prendono decisioni e hanno confermato questo obiettivo. Questo fatto ovviamente non ci ha aiutato. »
Anche John Textor permette agli arbitri di effettuare un contrasto
Questo discutibile risultato d’apertura ha in realtà suscitato dubbi diffusi da parte dell’OL, rafforzati dall’eccellente secondo gol di Yohann Magnin (0-2, 35esimo). Anche se Fabio Grosso si mantiene misurato rispetto al suo irascibile assistente Rémy Vercoutre (subito ammonito), è chiaramente in linea con il suo portiere: “C’è una mano per me, altrimenti la palla va avanti e non rimane nelle mani del giocatore. palla.” Piedi. Poi c’è il rigore perché il difensore muove il braccio per togliere la palla”.
L’allenatore italiano, che da quando è arrivato in panchina ha segnato solo un punto su dodici possibili, punta sull’altra azione controversa del primo tempo. Al 44′, Alexandre Lacazette viene battuto da Maximiliano Caufriez dopo che Maxence Caqueret ha realizzato una bella apertura profonda per Henrique con un tocco alla testa del brasiliano. Solo che il difensore del Clermont interviene con la mano sinistra prima di respingere al meglio il pericolo durante questo grande momento clou di Lione. Una situazione che ha messo sotto pressione il proprietario John Textor se stessi su un contrasto forte davanti ai media: “I giocatori devono fare meglio, e penso che anche gli arbitri debbano fare meglio”. Quindi rimane un po’ dello spirito JMA in questo OL in crisi.
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